Lecco
Basilica di San Nicolò a Lecco
Stile neoclassico del Bovara per la Basilica della città di Lecco, con il suo campanile che svetta sulla città.
La Basilica di San Nicolò, patrono della città di Lecco e dei naviganti e barcaioli, sorge in prossimità del lungolago, all’estremità settentrionale del centro storico e alle spalle di piazza Cermenati, dove si trova il monumento dedicato a Mario Cermenati, amico di Antonio Stoppani e fondatore dei Musei Civici di Lecco.
La Basilica sorge sui resti della cinta muraria che già nel Duecento contornava il borgo lecchese. Sono ancora visibili le mura strapiombanti, che sorreggono il sagrato e si raccordano al torrione circolare quattrocentesco sulla cui base è stato innalzata (tra il 1902 e 1904) la torre campanaria neogotica, simbolo della città e chiamato “matitone” alto 96 metri. La Basilica è stata oggetto di diversi ritocchi, anche rilevanti a partire dalla fine del XVI secolo fino al Novecento.
Struttura della Basilica
La facciata dallo stile neoclassico, con il frontone sostenuto da sei colonne corinzie, risale al 1774 ad opera di Antonio Maria Fontana. Nell’Ottocento, precisamente dal 1831 al 1862, l’architetto lecchese Giuseppe Bovara è intervenuto con un progetto strutturale, che rappresenta l’attuale Basilica.
Struttura a tre navate con cappelle laterali. La navata centrale, coperta con volta a botte, termina con un’abside semicircolare, cinta da un deambulatorio con matroneo e preceduta dalla cupola.
Opere d’arte
Di straordinario valore gli affreschi di scuola giottesca, come l’Annunciazione e la Deposizione e una splendida serie rappresentante la vita di S. Antonio Abate. Più recenti le decorazioni della navata centrale: dieci riquadri con episodi evangelici di Casimiro Radice (fine Ottocento) e 14 pannelli bronzei, datai 1969, raffiguranti la Via Crucis, ad opera di Enrico Manfrini, che ha realizzato anche le porte della Misericordia. L’unica parte rimasta dell’originaria chiesa duecentesca è la cappella del battistero, che racchiude un fonte battesimale risalente al 1596. Sulle pareti si possono intravedere gli affreschi del ‘300, recuperati a seguito dei lavori di restauro del 1967-68.
Ovviamente non manca la statua dedicata al Santo Patrono della città, che si celebra il 6 dicembre: San Nicolò con le mele e il quadro. Un’altra statua del Santo, che caratterizza la città la troviamo direttamente nel lago nei pressi di Punta Maddalena, il luogo più esposto della costa lecchese, di fronte al monumento ad Antonio Stoppani.
La Basilica ha due organi a canne: dietro l’altare maggiore (1974) l’organo a trasmissione elettrica con mostra ceciliana composta da canne di Principale disposte a palizzata e consolle mobile indipendente sulla destra del presbiterio con doppia tastiera; sulla cantoria in controfacciata, si trova l’organo a canne a trasmissione integralmente meccanica costruito nel 1861 dall’organaro bosino Giuseppe Bernasconi riutilizzando parte del materiale fonico del precedente organo Serassi.
Come contattare la Basilica di San Nicolò
Email: segreteria@chiesadilecco.it
Telefono: 0341 282403 – 0341 362894
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Booking.comArticolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco