Quasi mille anni di storia per la Basilica di Bergamo. Dalla devozione per la Vergine a prezioso scrigno artistico.
Basilica di Santa Maggiore a Bergamo Alta: la Cappella Votiva della città
Affreschi del Trecento, la tomba di Donizetti, arazzi fiorentini e fiamminghi
La Basilica di Santa Maria Maggiore si trova nella città alta di Bergamo, in piazza Duomo a Bergamo Alta, adiacente alla Cappella Colleoni.
E’ molto meno visibile di quest’ultima, che per la sua maestosità cattura tutta l’attenzione, ma all’interno la Basilica racchiude preziosi tesori artistici, che ci raccontano mille anni di storia quasi.
La prima pietra fu posata nel 1137 davanti al Vescovo Gregorio, in segno di gratitudine e ringraziamento verso Maria Vergine, che il popolo bergamasco aveva pregato ed invocato per far sì che la peste, che stava affliggendo il Nord Italia, risparmiasse Bergamo.
La Basilica rappresenta un grande gesto di devozione ed è la Cappella Votiva di Bergamo.
La Basilica non ha un facciata e pertanto non esiste un ingresso principali, ma 4 diverse porte di ingresso, che descriviamo più avanti, perché ora vogliamo portarvi dentro con noi a vedere la grande bellezza racchiusa in questa chiesa.
Al suo interno si trovano raffinati e preziosi capolavori artistici di diversa tipologia e datazione. Una basilica risalente al periodo Romanico, che custodisce tesori rinascimentali e barocchi.
La ricchezza delle sue volte decorata con stucchi e oro zecchino vi resterà impressa, perché la ricchezza e la bellezza è tale che rende questa chiesa un gioiello. Un esempio ben riuscito di barocco e rococò.
Ma tutto internamente merita tempo per l’osservazione e la contemplazione.
Basilica di Santa Maria Maggiore: opere da vedere
Il nostro percorso di visita inizia entrando dal portale dei leoni rossi su piazza Duomo, lungo la navata laterale di sinistra:
- ciclo di affreschi di fine Trecento
- arazzi fiorentini e fiamminghi, raffiguranti scene sacre, tra le quali spicca l’Annunciazione di fattura medicea, misure: 4,85 metri in altezza e 7,70 in lunghezza
- l’imponente confessionale ligneo di inizio Settecento, realizzato dall’artista Andrea Fantoni. Legno di noce, bosso e conifera per questa opera che presenta le seguenti misure: altezza m 3,95, larghezza m 2,40, profondità m 1,
- la tomba del compositore bergamasco Gaetano Donizetti, l’arazzo fiammingo della Crocefissione
Arrivati in posizione centrale ora si deve volgere lo sguardo verso l’alto per ammirare la volta della navata centrale.
Proseguendo lungo la navata laterale di destra troviamo:
- la tomba di Giovanni Simone Mayr, che a Bergamo fondò una scuola di canto e musica e fu maestro di Donizetti,
- l’arazzo fiorentino, La presentazione della Vergine al Tempio,
- la terza tomba ospitata dalla Basilica, quella del cardinale Guglielmo Longo degli Alessandrini,
- un arazzo fiammingo raffigurante il mito di Frisso ed Elle e sopra la tela del 1658 di Fra’ Massimo da Verona, con la rappresentazione La strage degli innocenti.
Si giunge quindi alla Cappella del Corpus Domini, nella quale possiamo ammirare:
- L’ultima cena, tela di Francesco da Ponte detto “Bassano”, del 1585
e alzando gli occhi verso il soffitto del transetto sud:
- volte decorate con stucchi che racchiudono diversi dipinti:
– Il Padre Eterno crea il firmamento, di Ottavio Cocchi detto il “Cremonino”,
– Caino uccide Abele, 1659 di di Giuseppe Nuvolone detto “Panfilo”,
– altre tele di Giovan Cristoforo Storer e Pietro Mango
Ci troviamo vicini all’ingresso del portale dei leoni bianchi sul lato sud.
Se ci dirigiamo verso il centro ci troviamo di fronte ad altri capolavori:
- il coro ligneo all’interno dell’abside centrale, realizzato tra il 1524 e il 1532 dal bergamasco Giovan Francesco Capoferri. I cartoni per le tarsie vennero commissionati dal pittore veneziano Lorenzo Lotto,
- e sopra di noi il tiburio, con la volta decorata con stucchi e dipinti. Al centro l’affresco del 1615 di Giovan Paolo Cavagna raffigurante L’incoronazione della Vergine. Tutto intorno una serie di affreschi con gli Angeli musicanti e Dieci profeti.
Dietro il coro ligneo si trova il presbiterio, sopraelevato di tre gradini, ai cui lati si trovano le navatelle di sinistra e destra. La prima conduce alla Sacrestia, realizzata in perfetto stile “bramantesco” fra il 1485 e il 1491, mentre la seconda ospita due arazzi fiorentini: La natività e La fuga in Egitto entrambi del 1583.
Gli ingressi alla Basilica di Santa Maria Maggiore
La Basilica non ha un una facciata e quindi non ha un ingresso principale, ma l’ingresso è consentito tramite 4 porte laterali:
- portale dei leoni rossi, su piazza Duomo,
realizzato tra il 1351 e il 1353 dal ticinese Giovanni da Campione e dalla sua scuola, presenta un protiro sostenuto da colonne sorrette da leoni stilofori in marmo rosso veronese.
La loggia sovrastante ospita da sinistra a destra le statue di San Barnaba, Sant’Alessandro e San Vincenzo. Al di sopra la scultura della Madonna col Bambino affiancata da Sant’Esteria e Santa Grata, opera di Andreolo de’Bianchi.
- porta laterale settentrionale, su piazza Duomo
Si trova un po’ più avanti rispetto al portale dei leoni rossi, sempre lungo la navata sinistra. Se non prestate attenzione non è così visibile, infatti è quasi seminascosta dall’abside di nord-est.
Qui si trova una porta sormontata da un arcone gettato tra la parete e l’abside. Anche questo portale è stato realizzato da Giovanni da Campione, ma rispetto ai portali dei leoni decisamente di fattura più povera.
- portale dei leoni bianchi, su Via Gaetano Donizetti
si trova sul lato meridionale ed è stato realizzato nel 1360 sempre da Giovanni da Campione. Il protiro è meno strutturato rispetto al portale dei leoni rossi, infatti non presenta una loggia. E’ sostenuto da due ordini di colonne rispettivamente sostenute da leoni bianchi e telamoni inginocchiati risalenti ad un periodo precedente al Trecento.
Sui capitelli sono raffigurati: a sinistra scene di caccia, mentre a destra draghi ed essere mostruosi. A completare il portale un bassorilievo raffigurante Cristo contornato da Santi e nella lunetta La nascita del Battista.
Sulla parete della basilica, sopra il portale, è visibile l’edicola pensile in stile gotico realizzata da Hans von Fernach tra il 1400 e il 1403.
- porta della Fontana, via Gaetano Donizetti
Si trova a sinistra del portale dei leoni bianchi, sormontata da un portichetto rinascimentale ad opera di Pietro Isabello (1521).
Nella lunetta sottostante si può vedere un affresco raffigurante la Natività di Maria, attribuito ad Andrea Previtali.
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Il tesoro della Basilica di Santa Maria Maggiore
La Basilica ospita e conserva importanti opere artistiche ed elementi di oreficeria e paramenti sacri nei 4 matronei dell’edificio.
Vi mostriamo il tesoro della Basilica di Santa Maria Maggiore con i video.
Tesoro della Basilica di Santa Maria Maggiore – prima parte
> Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale
Dove si trova la Basilica Santa Maria Maggiore?
Immagine di copertina © eccoLecco
Articolo aggiornato il 2 Gennaio 2022 da eccoLecco