Galbiate – Lecco
All’Eremo del Monte Barro la piccola chiesa di S. Maria con pregevoli affreschi del Settecento al suo interno.
La chiesa di S. Maria si trova all’Eremo del Monte Barro e rappresenta una vera chicca tardo gotica che ospita pregevoli affreschi del Cinquecento e Settecento.
Le sue origini certe di documentazione la danno per esistente già alla fine del Duecento dedicata a S. Vittore. Francesco Sforza, divenuto signore di Milano nel 1450 fece costruire sul Barro un fortilizio poco dopo la chiesa, che nei decenni a seguire divenne un convento francescano.
Nella chiesa è custodita una statua della Madonna, che pare sia stata inviata da S. Ambrogio. La statua è venerata da secoli e alla stessa sono stati attribuiti eventi miracolosi. Si ricorda tra questi il tentato trafugamento della statua avvenuto nella seconda metà del Quattrocento, così descritto dal Parroco Pietro Villa (1857-1936): “volendo alcuni levare dalla chiesa il simulacro della Madonna per portarlo in paese, i portatori nel transitar per diroccato sentiero furono accecati e, per riacquistar la vista dovettero deporre il simulacro presso lo sporgente macigno e riportarlo poi nella chiesa”. Scena raffigurata nell’affresco settecentesco nella parte sinistra dell’arco trionfale.
La chiesa venne ampliata dapprima nel 1480 grazie ad alcuni maggiorenti galbiatesi e successivamente nei primi decenni del Cinquecento vennero realizzate le due cappelle laterali dedicate a S. Francesco d’Assisi e S. Antonio da Padova.
All’interno la chiesa ospita pregevoli affreschi:
- nella parete destra, in alto, ci sono le tracce di una Madonna con Bambino con ai piedi una figura orante. L’opera potrebbe risalire al primo decennio del Cinquecento;
- sempre sulla parete destra, protetta in una vetrinetta, troviamo la Madonna del Latte, il dipinto più pregevole con eleganti tratti riconducibili alla scuola leonardesca;
- l’arco trionfale e la parete del Presbiterio narrano mediant gli affreschi settecenteschi le vicende della chiesa e del convento così come sono state tramandate dalla tradizione popolare. I due affreschi più grandi rappresentano Sant’Ambrogio che invia la statua della Madonna al Monte Barro e il miracolo della vista perduta. I tre più piccoli rappresentano il miracolo del pane, il miracolo del fuoco e un frate che offre da mangiare ai poveri;
- nella cappella di S. Francesco si intravedono diversi affreschi mal conservati risalenti al Seicento raffiguranti Santa Chiara, la Beata Agnese, San Bonaventura, San Pietro d’Alcantara e San Bernardino.
Ma non solo affreschi colpiscono l’occhio del pellegrino visitatore, infatti tanti sono gli elementi lignei a partire dall’altare barocco (sec. XVII) avente la forma di un tempio sorretto da sei colonne tortili munite di capitello corinzio in legno dorato, arricchito da statuette di notevole pregio. Al centro è collocata la statua della Madonna del giglio con Bambino, restaurata di recente.
Nella cappella di San Francesco d’Assissi si trova la statua lignea dedicata al santo, risalente al Seicento, rappresentato estasiato al suono di un violino, mentre due angeli reggono un cartiglio su cui è scritto: Siste ne maior (per S. Francesco la musica è una forma di preghiera e di consolazione spirituale). Nella cappella di S. Antonio da Padova, il santo è rappresentato con una statua lignea seicentesca con il Bambino spicca un salto verso di lui puntando il piede su un libro tenuto in mano dal santo. Il libro sta a rappresentare la grande preparazione teologica di Sant’Antonio che fu straordinario predicatore.
Sull’ancone principale che divide la navata dal presbiterio fanno bella mostra due artistici crocifissi in legno di scuola tedesca, risalenti alla fine del Seicento, raffiguranti rispettivamente l’una il Cristo morto e l’altra il Cristo morente.
Una particolarità di questa chiesa la riscontriamo nel suo pavimento dove si vedono lapidi relative a figure che hanno trovato sepoltura nella chiesa, tra cui oltre ai religiosi del convento, anche dei nobili o personaggi importanti galbiatesi che ne fecero richiesta.
La chiesa si trova immersa nel Parco Regionale del Monte Barro e vicina al Museo Archeologico dei Piani di Barra con annesso il Centro Parco.
Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale
Dove si trova la Chiesa di Santa Maria dell’Eremo del Monte Barro?
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco