Como
Duomo di Como e Cattedrale
Esempio di tardo gotico.
400 anni per costruirlo e una vita per ammirarlo
Il Duomo di Como o Cattedrale di Santa Maria Assunta, in quanto sede della cattedra del Vescovo, ci racconta la storia di un edificio religioso lunga quasi 4 secoli.
Nel cuore di Como, nella stessa piazza troviamo il potere religioso affiancato dal potere temporale, il Palazzo del Broletto con la torre civica, a pochi passi dal lago e dall’antico palazzo vescovile affacciato su una darsena.
1396 – 1744 / questo è il periodo che vede diversi fasi di edificazione del duomo, ultimato con la cupola di Filippo Juvarra
Proprio questa dilatazione del tempo fa sì che la Cattedrale di Como sia un’architettura articolata e complessa, fondendo in un edificio unitario interpretazioni dello spazio ed espressioni stilistiche diverse (gotico, rinascimentale, barocco), pur mantenendo una continuità costruttiva armonica, collegando le parti nuovi alle proporzioni definite dell’epoca precedente.
Duomo di Como: storia costruttiva
- nel ‘400 vengono realizzate la facciata e le navate gotiche
dal 1396 al 1402 / Lorenzo degli Spazzi, primo architetto documentato nella fabbrica
1452 / prima data certa che troviamo incisa sul primo pilone a destra entrando dalla porta cosiddetta ‘della Rana’
1460-1463 / Florio da Bontà incomincia la costruzione della facciata
1486 / Luchino Scarabota è l’architetto che porta a termine il rosone e la guglia maggiore in facciata
1484 / Tommaso Rodari, architetto e scultore ticinese, impegnato nella decorazione della facciata nel ruolo di fabricator figurarum al fianco di altri artisti della sua famiglia
1487 / Rodari riceve la nomina ad architetto e ingegnere generale della fabbrica e l’incarico di predisporre un modello per la capella magna, ovvero il coro
1510 / il progetto, approvato alla presenza dell’Amadeo, parte solo nel 1513 e nel 1519 è messo in discussione con la richiesta di un parere da parte di Cristoforo Solari, probabilmente il più accreditato architetto lombardo del momento
Rodari rimane al servizio nel cantiere fino al 1526, anno della sua morte. Insieme ai fratelli produce sculture per il Duomo: i fianchi della basilica, tutti i portali con le lunette dedicate all’Infanzia di Gesù, compresa la splendida Porta della rana, le statue degli apostoli sui piloni interni - nel ‘500 il presbiterio e le absidi laterali
1505 / Tommaso e Giacomo Rodari lavorano alla decorazione della porta laterale nord, detta ‘della Rana’, rivolta verso la sede vescovile e il Broletto - nel ‘700 la cupola
Duomo di Como: architettura esterna ed interna
Esternamente:
- impianto a croce latina
- tre navate con transetto sormontato da un’imponente cupola
- tre portali di accesso
- quattro finestroni a lancetta
- quattro lesene coronate con guglie
- due absidi laterali costruite nel Rinascimento, dedicate al culto del Crocefisso e alla Vergine Assunta
Internamente:
- tre navate, scandite da dodici piloni a fascio terminanti in capitelli fogliati
- le campate sono coperte da volte ogivali costolonate
Duomo di Como: facciata
- periodo: tardo-gotico (1457-1486)
- materiale: marmo di Musso
- progetto: inizialmente curato da Florio (o Fiorino) da Bontà, fu messo in opera dai già citati Luchino Scarabota e Amuzio da Lurago
- rispecchia lo spazio interno a tre navate
- suddivisa verticalmente da quattro paraste, decorate da serie di sculture, che suddividono una zona centrale e due laterali.
La sezione centrale ospita:
– il portale d’ingresso
– il rosone
– ai lati due finestre di forma allungata.
Tra le sculture dei pilastri si identificano le statue dei primi quattro dottori della Chiesa, collocate sopra la cornice, a una quota di poco inferiore rispetto al centro delle due paraste più basse. Le due sezioni laterali presentano ciascuna:
– una porta d’ingresso
– una bifora al di sopra di esse.
La cuspide centrale, più alta rispetto alla capriata di copertura della navata principale, coronata dal gugliotto, e le guglie in cima alle lesene, guidano lo sguardo verso l’alto.
Duomo di Como: la porta della rana
Se vai a Como non puoi certamente dimenticare di vedere e passare per la porta della rana, ovvero la porta settentrionale del Duomo (rivolta verso il palazzo vescovile ed il Broletto) scolpita dai fratelli Rodari.
La porta ci presenta tante figure, partendo dal basso con le Metamorfosi tratte da Ovidio, per giungere al trionfo dell’Assunta.
Tante le figure di santi, angeli, mostri ed animali immaginari.
Motivi vegetali ed animali, tra i quali troviamo una rana vista dal dorso, purtroppo senza testa (vandalizzata da un signore con un martello nel 1912), che è lucida in quanto tutti i turisti la toccano.
Diverse le congetture su questa rana che ha dato il nome alla porta:
- c’è chi dice che a seguito delle frequenti esondazioni del lago di Como, l’acqua avesse raggiunto il Duomo e così la rana si è dovuta arrampicare lì; una volta ritratte le acque ha deciso di fermarsi lì conquistata dalla bellezza della cattedrale.
- c’è chi dice sia riferita proprio alle metaformosi, di cui è esempio naturale nel suo corso vitale, e quindi simboleggi il cambiamento dell’uomo.
Dove si trova il Duomo di Como
Articolo aggiornato il 28 Giugno 2022 da eccoLecco