Sulla riva sinistra del fiume Adda, ai margini della Valle San Martino un gioiello dell’arte romanica.
Monastero di Santa Maria del Lavello a Calolziocorte
Il Monastero della Vergine del Lavello si trova a Calolziocorte sulla riva sinistra (procedendo verso sud) del fiume Adda, ai margini della Valle San Martino. Complesso monastico recentemente ristrutturato, il vecchio convento dei Servi di Maria ha alle spalle una storia davvero ricca e lunga.
Se percorrete la ciclo pedonale dei laghi di Garlate ed Olginate ci passate accanto.
Come nasce il Monastero del Lavello: un po’ di storia
- 1014 / Enrico II di Sassonia, Imperatore del Sacro Romano Impero (costituito dal Regno d’Italia al quale apparteneva Bergamo e dal Regno di Germania) scende a Roma dalla Germania per mettere fine alla contesa tra l’antipapa Gregorio VI e il papa Benedetto VII, appoggiando quest’ultimo che lo corona imperatore 14 febbraio 2014. Nello stesso anno Enrico II investe il Vescovo di Bergamo della proprietà e dell’usufrutto della Corte di Almenno, del Castello di Brivio e del Castello del Lavello.
- 1335 / Papa Giovanni XXII funge da mediatore tra il re Giovanni di Boemia e Azzone Visconti. Il Papa informa il Visconte che il re è disposto a rimettersi in tutto alle decisioni del papa, eccezion fatta per Bergamo che doveva essergli restituita. Dopo una breve parentesi della signoria di Giovanni di Boemia, Bergamo cadde sotto il dominio dei Visconti.
- 1373 / Governa il ducato di Milano Bernabò Visconti, cugino di Azzone Visconti.
Alla morte dello zio Giovanni, Bernabò divide l’eredità con i fratelli Matteo II e Galeazzo II e a lui tocca il territorio oltre il fiume Adda: Bergamo, Brescia e Cremona e Crema.
Il potere spirituale è in capo a Papa Gregorio XI che nel gennaio 1373 intraprende una crociata contro i Visconti. Lo scopo è quello di porre finalmente fine alla lotta che regnava dal 1317 tra la Chiesa e i Visconti di Milano. In parallelo si assiste ugualmente la sollevazione delle popolazioni delle valli e territori di Bergamo, Como, Valtellina e Brescia, promossa appunto dal trattato di Bergamo, che avrebbe concluso un cinquantennio di resistenza ai Visconti della Pars ecclesiae in Bergamo e nelle sue valli. Una lotta guelfi (sostenitori del papato) e ghibellini (sostenitori del potere Visconti).
Bernabò Visconti, per tenere all’obbedienza le Valli Seriana, Brembana, S. Martino e Palazzago, aveva ordinato di prendere tra i valligiani un certo numero di ostaggi da tenere sotto buona custodia in Bergamo procedendo col ferro e col fuoco contro chi osasse resistere. Fu così che nel 1373 venne distrutto il Castello del Lavello, della famiglia guelfa Benaglio, e la chiesa adiacente. - 1454 / Pace di Lodi e l’Adda diviene frontiera tra Milano e Venezia.
Dalla distruzione del Castello, per quasi cento anni, la località del Lavello vive un periodo oscuro, dove banditi e contrabbandieri avevano gioco facile.
- 1480 / Durante alcuni lavori, al di sotto di un’antica sepoltura scatursce improvvisamente una fonte ritenuta miracolosa. Il luogo diviene meta di pellegrinaggi.
- 1486 / Alcuni Servi di Maria, provenienti da Bergamo, contribuiscono alla costruzione della nuova chiesa, che viene consacrata qualche anno più tardi.
- 1510 / Iniziano i lavori del convento con la realizzazione del primo chiostro. I fedeli affluiscono numerosi e la chiesa, divenuta troppo piccola, viene ingrandita verso la fine del XVI secolo raggiungendo le dimensioni attuali.
- 1629 / La discesa dei Lanzichenecchi provoca devastazioni e pone fine al periodo di prosperità. La peste compie il resto.
La ripresa fu lunga e faticosa e solo il recente restauro ultimato nel 2002 ha consentito di ridonare l’antico splendore al complesso, che rappresenta una delle mete turistiche del percorso internazionale chiamato “Cloister Route”.
Foto di copertina: Ph. eccoLecco
Due feste tradizionali tutt’oggi riscuotono grande interesse:
25 marzo: nel giorno dell’Annunciazione viene riproposta l’antica “”Féra di Cavagnöi”, detta anche “Madonna di Marzo”, rievocazione della festa di primavera in cui si vendevano attrezzi per il lavoro dei campi, fiaschi e damigiane per il vino.
8 settembre: natività di Maria Santissima, venerata dai fedeli. Proprio nella prima metà di settembre si svolge anche la festa di S. Maria del Lavello.
1 – CAPASSO, Cit., 1921, p. 27.
Preghiera alla Beata Vergine del Santuario del Lavello
O Madre Addolorata, Tu che hai voluto essere accanto a Tuo Figlio morente sulla Croce e sul Calvario hai ricevuto tutti noi come tuoi figli, aiutaci a capire il mistero della Croce di Cristo e il mistero della nostra croce quotidiana.
Fa’ che sappiamo unire le nostre sofferenze a quelle di Gesù tuo Figlio, come Tu hai fatto ai piedi della Croce, perché diventino di redenzione per noi e per tutti i nostri fratelli.
Tu che in questo Santuario hai esaudito le preghiere di tante persone che ti invocano compiendo anche dei fatti prodigiosi, ascolta le nostre suppliche, soccorrici nel nostro dolore fisico, sostienici nelle sofferenze morali, dona la salute agli ammalati, la serenità a chi è nello sconforto.
Tu che hai fatto sgorgare in questo luogo un’acqua miracolosa, ricordaci continuamente il bisogno di purificarci dalle nostre colpe, di rinnovare la Grazia del nostro Battesimo e di tendere a una vita sempre più pura e conforme agli insegnamenti di Gesù tuo Figlio.
Fa’ che in questo Santuario che per vari secoli ha visto la presenza e l’opera dei Tuoi Servi continui a essere fedele alla sua storia, diventi sempre più luogo di preghiera, di riflessione e di impegno per tenere viva la fede e farla diventare fermento di una società più degna dei figli di Dio.
Così sia.
Dove si trova il Monastero del Lavello?
Indirizzo / via Padre Serviti, 1 – 23801 Calolziocorte
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco