Una giornata in Brianza per sentieri e cascine
Tradizioni rurali e storia si intrecciano
Mettiamo una giornata assolata di giugno e l’invito da parte del Consorzio Brianza che Nutre a partecipare ad un blogger day alla scoperta della Brianza: una terra così vicina, che risulta ancora lontana.
A pochi chilometri da Lecco e Milano si apre uno scenario paesaggistico che non ti immagini: l’orizzonte spazia tra i campi di granoturco, i sentieri e le cascine. Si respira a pieni polmoni la tradizione rurale, nonostante al giorno d’oggi non sia più viva e fondante l’economia agricola che ha contraddistinto questo territorio alle porte della grande Milano.
25 minuti di auto e ci troviamo immerse in una realtà così diversa da quella che siamo abituate a vivere ogni giorno: “quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno tra due catene non interrotte di monti..”. Proprio così: l’azzurro del Lario ed il grigio e verde delle montagne lasciano lo spazio all’azzurro del cielo che accarezza i campi di mais e i tetti marroni delle cascine.
Si cammina per sentieri sterrati con la variopinta flora selvatica dei campi, quelle graminacee che da anni ci stuzzicano il naso, gli animali che animano il silenzio con i loro suoni e signore di una certa età che portano negli occhi quel passato contadino di cui andare fieri.
Possiamo ben dire che ogni territorio racconta tanto di sé, se abbiamo l’accortezza di fermarci, restare in silenzio ad ammirare lo spazio che ci circonda, cogliere aspetti quasi nascosti che hanno moltissimo da raccontare. E la Brianza ci ha stupite!
Una mattina tra una cascina e l’altra scoprendo come la vita dei brianzoli fosse fatta di comunità e condivisione. Possiamo dire che la cohousing attuale incarna perfettamente in epoca moderna la realtà brianzola delle cascine dell’Ottocento e inizio Novecento.
Un grande nucleo abitativo dove vivevano fino a 40 famiglie, ognuna delle quali poteva arrivare anche a 18 persone. Ecco… immaginatevi un condominio basso che si sviluppa attorno ad una corte interna, dove ci sono le case, le stalle, un pozzo ed un forno in comune per fare il pane.
Ecco la fotografia della Brianza rurale che abbiamo scoperto, legata alla fede e alla protezione dei Santi.
Come ci hanno bene raccontato i volontari dell’Associazione Sentieri e Cascine di Casatenovo – “in ogni cascina non mancava mai un pozzo, un forno ed un curato”. E la Cascina Grande di Campofiorenzo da cui parte il nostro viaggio in Brianza ci racconta anche la storia dell’acquedotto Mellerio: 8 km di acquedotto costruito in mezzo ai boschi e alle vallette che portava acqua, di cui restano ancora tracce oggigiorno.
Per conoscere la storia della Cascina Grande di Campofiorenzo vi invitiamo a guardare questo video intervista al sig. Andrea Viscardi che ha vissuto la corte in prima persona.
Siamo rimaste colpite dalla segnaletica delle Cascine: opera ed attività voluta e svolta dall’Associazione Cascine e Sentieri. Le paline in legno consentono al visitatore di orientarsi nello spazio piatto della pianura brianzola. Ogni Cascina con il proprio nome racconta la sua storia, il suo passato.
Raccomandiamo un approccio discreto e silenzioso, in quanto le cascine sono zone residenziali.
Da Campofiorenzo a Cascina Verdura, che una volta era un importante nucleo produttivo di ortaggi che veniva venduti al mercato agricolo di Milano. Ma c’era anche l’allevamento dei bachi da seta e l’affresco sotto il porticato di un’abitazione, ad opera di un pittore girovago, ce lo ricorda.
Il caldo si fa sentire in Brianza e noi laghee siamo poco abituate.
Dobbiamo aspettare di arrivare a Cascina Rancate per scoprire una realtà di cohousing moderna: 14 famiglie in una corte con annesso spazio verde adibito ad agricoltura e spazio ricreativo per i bambini.
Cosa ci ha colpite di più qui? Il sorriso della gente, che vive lontano dallo stress e dal rumore della città e si trova circondata dalla natura. Gente che rivive in chiave moderna la la cascina di un tempo. E qui vicino, spingendosi un poco a sud, ci siamo godute un po’ di ombra nei boschi lungo i resti dell’acquedotto Mellerio, di cui si è parlato prima.
Ci si rende davvero conto di quanto poco si conosca il territorio: ogni scoperta è una grande scoperta. Conoscere il passato per comprendere meglio il presente e progettare il futuro!
E qui a Cascina Rancate gli abitanti hanno la fortuna di avere una torretta tutta per loro dalla quale si può ammirare il panorama fino a Milano.
Una mattinata sotto il sole brianzolo, calpestando la madre terra che nel passato era la fonte di sostentamento per le famiglie che abitavano le cascine. Una Brianza vicina e allo stesso tempo lontana, perché qui davvero si riesce ad immaginare quello che era la vita di un tempo.
Nonostante il grande caldo è stata un’esperienza che ci ha arricchito e ci ha dato un altro tassello del nostro territorio da aggiungere al nostro puzzle narrativo.
Ma la giornata non è finita qui!! Siete curiosi di sapere quale esperienza abbiamo fatto a pranzo e nel pomeriggio? Ve lo raccontiamo prossimamente!
Immagine di copertina e gallery © eccoLecco
Articolo aggiornato il 23 Agosto 2022 da eccoLecco