Lorenzo, o come dicevan tutti Renzo…era un giovin pacifico
Renzo Tramaglino: “lieta furia d’un uomo di vent’anni”
Protagonista dei Promessi Sposi: è lui il personaggio più social e dinamico
Renzo Tramaglino, meglio conosciuto come Renzo, è:
- il protagonista maschile per eccellenza dei Promessi Sposi
- il promesso sposo di Lucia Mondella
- vittima degli oppressori come la sua amata (vedi il sistema dei personaggi)
- il personaggio più social del romanzo
- il personaggio più dinamico del romanzo e compie un percorso di formazione
E’ il secondo personaggio che incontriamo nel romanzo, dopo l’avvio della storia con l’incontro di don Abbondio e i Bravi quando “comparve davanti a don Abbondio, in gran gala, con penne di vario colore al cappello, col suo pugnale del manico bello, nel taschino de’ calzoni, con una cert’aria di festa e nello stesso tempo di braverìa, comune allora anche agli uomini più quieti.” (cap.II)
Aspetto fisico e carattere di Renzo Tramaglino
Lorenzo o, come dicevan tutti, Renzo non si fece molto aspettare. Appena gli parve ora di poter, senza indiscrezione, presentarsi al curato, v’andò, con la lieta furia d’un uomo di vent’anni, che deve in quel giorno sposare quella che ama. Era, fin dall’adolescenza, rimasto privo de’ parenti, ed esercitava la professione di filatore di seta, ereditaria, per dir così, nella sua famiglia; professione, negli anni indietro, assai lucrosa; allora già in decadenza, ma non però a segno che un abile operaio non potesse cavarne di che vivere onestamente. Il lavoro andava di giorno in giorno scemando; ma l’emigrazione continua de’ lavoranti, attirati negli stati vicini da promesse, da privilegi e da grosse paghe, faceva sì che non ne mancasse ancora a quelli che rimanevano in paese. Oltre di questo, possedeva Renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava fermo; di modo che, per la sua condizione, poteva dirsi agiato. E quantunque quell’annata fosse ancor più scarsa delle antecedenti, e già si cominciasse a provare una vera carestia, pure il nostro giovine, che, da quando aveva messi gli occhi addosso a Lucia, era divenuto massaio, si trovava provvisto bastantemente, e non aveva a contrastar con la fame. Comparve davanti a don Abbondio, in gran gala, con penne di vario colore al cappello, col suo pugnale del manico bello, nel taschino de’ calzoni, con una cert’aria di festa e nello stesso tempo di braverìa, comune allora anche agli uomini più quieti.
I Promessi Sposi, Cap. II
Di lui Alessandro Manzoni ci dice che è:
- un “giovin pacifico“
- “lieta furia d’un uomo di vent’anni“
- di professione “filatore di seta“
- ma anche contadino con il suo “poderetto che faceva lavorare e lavorava egli stesso, quando il filatoio stava fermo”
Renzo, come la maggior parte dei giovani, è impulsivo, e questa sua impulsività lo incastra in diverse situazioni, come per esempio la rivolta di San Martino a Milano, la rivolta del pane (vedi riassunto capitolo 12 e riassunto capitolo 13). La sua impulsività lo porta ad essere anche ribelle quando subisce soprusi o ingiustizie.
Renzo: analisi del personaggio
Renzo rappresenta il reale, l’azione, la natura ben disposta, la spontaneità, a differenza della sua amata Lucia che incarna il giudizio, l’ideale e la ragione.
Manzoni utilizza funzionalmente Renzo per mostrarci l’uomo che impara dalla vita e che si fa cosciente di se stesso e del mondo, grazie a tutti gli incontri, scontri, ostacoli ed errori.
Sempre in divenire tra ignoranza e sapere, tra il bene e il male, tra errore e verità; sempre destinato ad imbattersi in qualcosa che non aveva previsto, e comunque sempre pronto a togliersi dall’impiccio e rimettersi in cammino armato di buona volontà verso altre avventure e scoperte.
La dinamicità di Renzo è una caratteristica peculiare della sua figura insieme all’iniziativa, il rischio, l’impeto animoso, che si riflettono nell’azione anteposta alla riflessione, nel fatto anziché il giudizio. Lo troviamo, senza maschera e sempre aperto, immerso in un mondo fatto di maschere, apparenze, distintivi di classe e di funzione, tonache e ciuffi.
Collegato alla figura di Renzo il tema della giustizia, quando:
- va dal dottor Azzeccargabugli con i capponi
- è coinvolto nel tumulto a Milano
- al Lazzaretto a Milano in cerca di Lucia
La giustizia è l’ideale dell’uomo reale che vive la dimensione orizzontale e sociale della vita, il rapporto con gli altri e la convivenza civile, in contrapposizione sempre a Lucia che rappresenta una dimensione verticale ed è associata al tema della Provvidenza.
Abbiamo detto che Renzo è un personaggio molto attivo nel romanzo ed è il personaggio che si muove di più, compie un vero e proprio viaggio: fisico e morale. Interessante infatti leggere l’analisi del viaggio di ricerca come Bildungsroman.
Questo suo percorso di formazione lo porta, alla fine del romanzo, proprio all’ultima pagina, a dirci tutte le cose che ha imparato:
Ho imparato,” diceva, “a non mettermi ne’ tumulti: ho imparato a non predicare in piazza: ho imparato a non alzar troppo il gomito: ho imparato a non tenere in mano il martello delle porte, quando c’è lì d’intorno gente che ha la testa calda: ho imparato a non attaccarmi un campanello al piede, prima d’aver pensato quel che possa nascere.” E cent’altre cose.
Cap. 38
Con chi parla Renzo Tramaglino nei Promessi Sposi?
Renzo Tramaglino è la persona più social dei Promessi Sposi, infatti intrattiene moltissime relazioni con i principali personaggi del romanzo:
- don Abbondio / vedi Renzo che parla con don Abbondio
- Lucia Mondella / vedi Renzo che parla con Lucia
- Agnese / vedi Agnese suggerisce il matrimonio a sorpresa
- padre Cristoforo / vedi Renzo, Lucia ed Agnese vanno da Padre Cristoforo
- dottor Azzeccagarbugli / vedi Renzo e l’Azzeccargabugli
e con tanti altri personaggi minori come l’oste quando si trova a Milano e con la folla. (vedi riassunto capitolo 14)
Immagine di copertina: © Biblioteca Braidense – Bozze delle illustrazioni per l’edizione de “I Promessi sposi” del 1840 / n. 020 – A cura di Guido Mura e Michele Losacco 16-12-2003 – Cap. III – Renzo
Articolo aggiornato il 9 Giugno 2022 da eccoLecco