Lecco
Una figura poliedrica, che ha amato le sue montagne e la geologia.
Uomo appassionato, è stato anche deputato al Parlamento italiano con incarichi governativi.
Il monumento a Mario Cermenati è situato nell’omonima piazza che si affaccia sul golfo di Lecco, proprio nella piazza che una volta era il porto di Lecco borgo fortificato.
In linea d’aria tra il lago di Lecco, la Basilica di San Nicolò con il suo campanile e il monte San Martino troviamo lui: Mario Cermenati, che forse pochi sanno essere uno dei fondatori, insieme a Carlo Vercelloni, dei musei civici di Lecco.
Ma la figura di Cermenati è strettamente connessa a quella di Antonio Stoppani, che considera un maestro. Entrambi nutrono la stessa passione per la geologia, e a Cermenati va la prima cattedra italiana di storia della scienza all’università di Roma, dopo essere stato titolare della cattedra di vulcanologia.
Amante e conoscitore di Leonardo da Vinci, raccolse un grande numero di pubblicazione sul genio leonardesco tanto da costituire una biblioteca vinciana di tutto rispetto, che purtroppo è andata persa dopo la sua morte.
Una figura poliedrica quella del concittadino lecchese, che fu anche deputato al Parlamento italiano, con incarichi governativi nell’ambito dell’agricoltura.
Una figura che i lecchesi vollero ricordare dedicandogli un monumento, che non è l’attuale in marmo ad opera di Francesco Modena (1882-1960). Infatti l’incarico per la realizzazione della statua venne affidato allo scultore romano Mario Rutelli (1859-1943), autore della Fontana delle Neiadi a Roma. La statua originale era in bronzo e il Cermenati era raffigurato in posizione eretta ed oratoria, con la mano sinistra sul petto e la destra protesa in avanti.
Il basamento è rimasto intatto e raffigura le rocce, tante care al Cermenati per la sua passione per la montagna e gli studi geologici.
Proprio in queste rocce possiamo leggere un’epigrafe dettata da Giovanni Bertacchi che recita: “Mario Cermenati/ l’amore della grande natura/ fecondò in culto di scienza./ I liberi italici spiriti/ legislatore, patriota esaltò./ L’aperto senso della vita/ tradusse in affetti generosi./ Degno di vivere perenne/ nel bronzo, negli intelletti, nei cuori/ 1868-1924“.
Inaugurato nel pomeriggio del 25 settembre 1927 il monumento presentava alla base una recinzione, che venne poi sostituita da una fontana a filo piazza. La statua bronzea venne rimossa e fusa quando scoppiò la seconda guerra mondiale. Fu quindi sostituita con con quella in marmo che vediamo oggigiorno ammirare il lago di Lecco.
Curiosità – il 25 settembre 1927, proprio nello stesso giorno in cui venne inaugurato il monumento a Cermenati, di mattina ci fu l’inaugurazione del monumento all’Abate Antonio Stoppani. Un bel segno simbolico che unisce queste due importanti figure di uomini lecchesi, dei quali andare fieri.
Immagine di copertina ©eccoLecco
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco