Articolo aggiornato il 24 Giugno 2020 da eccoLecco

Lecco 6 ore per tutti a piedi

Visitare Lecco in 6 ore

Alla scoperta del centro storico e del lago di Lecco

Itinerario turistico a Lecco centro

Se sei a Lecco e non vuoi perderti l’anima della città, ti suggeriamo un itinerario che ti porta alla scoperta dei suoi tratti più caratteristici, ripercorrendo la sua cultura e le cose da non perdere.
Ci sposteremo in centro città comodamente a piedi, passeggiando dal lungolago di “quel ramo del lago di Como“, reso famoso da Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, alle vie del centro storico, una volta borgo fortificato della Lecco medievale, della quale restano visibili alcuni tratti: il Vallo delle Mura, la Torre Viscontea e il torrione dove è stato costruito il campanile della Basilica.

Il centro storico di Lecco si estende parallelamente alla riva del lago offrendo architetture dal sapore ottocentesco, ben visibile nel porticato che caratterizza piazza XX Settembre e in alcuni palazzi del centro. Proprio in questa piazza centralissima troviamo Palazzo delle Paure, polo museale che ospita la Galleria d’Arte e l’Osservatorio Alpinistico Lecchese, museo tecnologico ed interattivo che racconta la storia dell’alpinismo lecchese e delle figure che lo hanno reso famoso a livello mondiale, partendo dalle imprese dei maglioni rossi dei Ragni di Lecco.

Dalle piazze centrali si diramano vie e viuzze del centro caratterizzate dalla presenza di negozi di moda e di residenze familiari. Ad aprire e chiudere il centro storico due piazze che contraddistinguono Lecco in maniera diversa: piazza Manzoni con il monumento all’illustre letterato e piazza Cermenati con il monumento a Mario Cermenati, fondatore dei Musei Civici di Lecco. Contigua a piazza XX Settembre, troviamo piazza Garibaldi dove sorge il Teatro della Società, emblema dello stile neoclassico, opera di Giuseppe Bovara, architetto lecchese.

Sicuramente vi salterà subito all’occhio l’imponente torre campanaria della Basilica di San Nicolò, che svetta su Lecco con i suoi 96 metri di altezza. Il campanile, anche detto Matitone, per la sua inconfondibile forma, è visitabile su prenotazione in alcuni giorni del mese.
Al Santo Patrono Lecco ha dedicato anche una statua dorata, che si trova a Punta Maddalena, il punto più esposto della costa lecchese. E proprio di fronte, nella grande esedra che ha come sfondo il Resegone, troviamo il monumento ad Antonio Stoppani, padre della geologia e paleontologia italiana.

Sicuramente da non perdere la visita alla Basilica cittadina e al Santuario della Nostra Signora della Vittoria, che si trovano agli estremi opposti del centro storico di Lecco.
Vi proponiamo un itinerario turistico, che può ovviamente essere modificato in base alle vostre esigenze. In ogni caso… benvenuti a Lecco: una città da scoprire e amare!

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Vallo delle Mura Lecco
Vallo delle Mura

Il Vallo delle Mura è quanto resta di visibile della cinta muraria che Azzone Visconti fece costruire nel 1336 per fortificare Lecco. Le mura inglobavano anche il castello a lago, di cui resta evidente ai giorni nostri la Torre Viscontea, il cui vicino vicolo della Torre era la via d’accesso al castello tramite la Porta di Milano.

Lecco Basilica San Nicolò
Basilica di San Nicolò

La Basilica di San Nicolò, patrono della città di Lecco e dei naviganti, sorge in prossimità del lungolago, all’estremità settentrionale del centro storico.
La Basilica sorge sui resti della cinta muraria. Sono ancora visibili le mura strapiombanti, che sorreggono il sagrato e si raccordano al torrione circolare quattrocentesco sulla cui base è stato innalzata la torre campanaria neogotica, simbolo della città e chiamato “matitone” alto 96 metri.

Lecco centro
Piazza Cermenati

Piazza Cermenati si affaccia sul lago: sul golfo di Lecco, che in età medievale rappresentava il porto del borgo fortificato.
Al suo centro troviamo la statua di Mario Cermenati, fondatore dei musei civici di Lecco e legato alla figura di Antonio Stoppani. Sulla piazza si affaccia anche Palazzo delle Paure, polo museale.

walking tour Lecco tour città
Palazzo delle Paure

Costruito all’inizio del Novecento, in stile eclettico neomedievale, il Palazzo delle Paure è stato sede dell’Intendenza di Finanza. I lecchesi vi si recavano per pagare la tasse, da qui il nome Palazzo delle Paure, che per i lecchesi in dialetto è “palazz di pagür“.
Ora è sede del museo d’arte contemporanea e dell’Osservatorio Alpinistico Lecchese.

Piazza XX settembre Lecco
Piazza XX Settembre

Antico centro storico e simbolo del borgo fortificato. Qui c’era il castello di Lecco, finché non venne distrutto per volere degli Asburgo, così come l’intera cinta muraria. Era chiamata piazza del Mercato prima di assumere l’attuale denominazione nel 1895. L’aspetto attuale della piazza si deve all’opera dell’architetto lecchese Giuseppe Bovara. In una casa che si affaccia su questa piazza, all’attuale civico 43, nasceva nel 1824 il geologo Antonio Stoppani, autore del Bel Paese.

Torre Viscontea Lecco
Torre Viscontea

La torre Viscontea è quanto resta del poderoso castello, che venne costruito nel ‘300 per volontà dalla potente famiglia Visconti. Il castello, con la sua torre di vedetta, faceva parte del sistema difensivo che caratterizzava il borgo lecchese.
La torre Viscontea, oggi di proprietà comunale, ospita al primo piano uno spazio per mostre temporanee.

Lecco monumento Alessandro Manzoni
Monumento a Alessandro Manzoni

Nella città dei Promessi Sposi non poteva certamente mancare il monumento a Alessandro Manzoni. Inaugurato l’11 ottobre 1891, fu fortemente voluto da Antonio Stoppani, che costituì un comitato promotore e realizzò un appello nazionale.
Statua in bronzo 4 con 4 altorilievi nel basamento di marmo, tre dei quali raffiguranti delle scene emblematiche del romanzo, ovvero: il rapimento di Lucia, Renzo al Lazzaretto e il matrimonio dei due promessi sposi.

Santuario Nostra Signora della Vittoria
Santuario Nostra Signora della Vittoria

Il Santuario Nostra Signora della Vittoria è stato voluto dai lecchesi per commemorare i caduti della Prima Guerra Mondiale, ai quali è riservata la cripta, dove sono conservati i resti mortali di ufficiali e soldati provenienti dai cimiteri del fronte.
Santuario mariano, consacrato dal Card. Schuster nel 1932, e chiesa penitenziale dal 1997 indicata dal Card. Martini.
Ogni sera alle 7 gli unici rintocchi del campanile del Santuario per ricordare i caduti della guerra.

Teatro della Società a Lecco
Teatro della Società

Il Teatro della Società, nella centralissima piazza Garibaldi in Lecco, progettato dall’architetto lecchese Giuseppe Bovara, fu inaugurato il 23 ottobre 1844, con l’opera “Anna Bolena” di Gaetano Donizetti.
L’edificio, dallo stile neoclassico, venne costruito su richiesta di un ristretto numero di famiglie lecchesi, appartenenti alla nobiltà e all’alta borghesia, ma da subito venne aperto a tutta la cittadinanza.

Lecco lungolago
Lungolago di Lecco

Una bella passeggiata che si snoda dal Monumento ai Caduti fino alla provinciale per Mandello. Panorami sulle montagne circostanti, con le Alpi all’orizzonte. San Nicolò ci benedice nel punto più esposto del lungolago, di fronte al monumento di Antonio Stoppani, dove una volta si dice ci fosse il molo di Lecco. Qui è fantastico ammirare il tramonto, ma ricordatevi sempre una sciarpina: se tira il vento non riuscite a restare più di mezzo minuto. Aree attrezzate per i bambini lungo la camminata in zona Malpensata e zona Monumento ai Caduti.

Lecco San Nicolò ph. Roberto Valsecchi
Statua di San Nicolò

San Nicolò è il patrono di Lecco e a lui è stata dedicata la Basilica cittadina. Festeggiato il 6 dicembre, porta in dono ai bambini le mele che ricordano il gesto del Santo a delle fanciulle povere. Con le mele è raffigurato nella statua che si trova presso la Basilica di Lecco.
San Nicolò si trova frontalmente al monumento dedicato ad Antonio Stoppani ed in prossimità della foce del torrente Gerenzone.
Si ritiene che quello fosse il molo del porto di Lecco, dove numerose barche approdavano nei giorni di mercato.

Antonio Stoppani
Monumento a Stoppani

Non poteva mancare certamente a Lecco un monumento che ricordasse la figura dell’Abate Antonio Stoppani. Lecchese, profondo amante delle sue montagne e della sua terra. Padre della geologia e paleontologia italiana, Stoppani fu maestro del Cermenati e modello ispiratore per tanti naturalisti lecchesi, che diedero vita ai Musei Civici.
Autore del Bel Paese, scrisse un appello nazionale a favore della realizzazione a Lecco del monumento ad Alessandro Manzoni.

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