Lecco
Il parco di Villa Gomes a Maggianico di Lecco è il parco pubblico più grande della città e fu luogo di incontro della scapigliatura milanese.
Il Parco di Villa Gomes è il parco pubblico più grande e bello della città di Lecco, che affascina il visitatore subito al suo ingresso per le sue grandi distese di prati punteggiati da alberi appartenenti a più di 40 specie diverse.
Il parco prende il nome dal suo primo proprietario, il compositore brasiliano Antônio Carlos Gomes, che la fece edificare qui nel comune di Maggianico, luogo di ritrovo di tanti letterati e artisti nel periodo della scapigliatura milanese.
A pochi minuti d’auto e raggiungibile con il bus linea 4 dal centro città.
La Villa
Attualmente viene denominata ed è conosciuta come Villa Gomes, ma il suo proprietario l’aveva chiamata “Villa Brasilia” per ricordare il suo paese natale.
Venne costruita in pochissimo tempo: solo otto mesi tra il 1880 e 1881 su progetto dell’architetto Attilio Bolla.
La villa, in stile eclettico storicistico, si trova quasi al centro del parco e la sua facciata principale con ingresso a scalini non è immediatamente visibile, infatti si deve camminare verso il suo lato a sud per ammirare la villa nella sua interezza con la grande fontana prospiciente.
Attualmente vi si accede dal versante nord, alla fine del viale d’ingresso. Qui sulla sinistra è visibile la vecchia serra, ora adibita ad auditorium, mentre dalla grande vetrata d’ingresso si vedono le due statue che rappresentano il Cacique e il Pery, due personaggi della sua famosa opera Il Guarany, che ha debuttato al Teatro alla Scala di Milano il 19 marzo del 1870.
Quando il compositore si trovò in ristrettezze economiche a causa dei debiti contratti, si vide costretto nel 1887 a vendere la villa e il parco ad Alberto Moldenhauer, che la lascia poi ai suoi figli. Sua figlia Marie si sposa in Groppelli, che acquisiscono poi la proprietà della villa, per poi essere acquistata dal Comune di Lecco nel 1971.
Attualmente la Villa è sede del Civico Istituto Musicale Giuseppe Zelioli, che organizza corsi di musica di stampo tradizionale e classico e che spaziano anche nell’ambito del jazz e dell’improvvisazione.
La villa inoltre ospita la Biblioteca specializzata di Musica, aperta al pubblico il mercoledì pomeriggio dalle ore 14 alle ore 18.
In merito a Villa Gomes, così scrivevano:
il Ponchielli da Maggianico: « Gomes erige qui un palazzo a qualche distanza dalla mia casa nuova. E’ affare di lusso, a quanto dicesi… ha denari e fa bene ».
E Antonio Ghislanzoni informava: « Chi ha fatto le cose da gran signore, anzi, da gran signore Brasiliano, è il maestro Carlo Gomes. Il suo edificio, discosto un cento passi da quello del Ponchielli, aspira per davvero al titolo di villa e promette la sontuosità del palazzo. Nelle spaziose sale, piene d’aria e di luce, l’autore del Guarany, della Fosca, del Salvator Rosa e della Maria Tudor, troverà gli estri vivaci della sua giovinezza per creare dei nuovi capolavori».
Estratto da “Ville nel Lecchese”- Editrice Stefanoni – Lecco 1971 – Edizione a cura della Banca Popolare di Lecco
Immagine di copertina: © eccoLecco
Il Parco di Villa Gomes
Se fossimo esistiti ai tempi del Gomes e avessimo avuto la fortuna di essere suoi invitati alla Villa, sicuramente avremmo vissuto un’esperienza unica: assaporare un parco dai colori e dai suoni esotici, infatti nell’immenso verde tra gli alberi trovavano dimora e svolazzavano anche specie d’animali tipici del Brasile, come i passeri brasiliani, i pappagalli, araras e saguis.
Come ogni parco che si rispetti, anche qui troviamo tante specie arboree anche rare.
Antônio Carlos Gomes (1836-1896)
Questo nome potrebbe non dire alcunché a chi non ha studiato e non è appassionato di musica, ma questo compositore brasiliano, che studiò al Conservatorio di Rio de Janeiro con il maestro italiano Gioachino Giannini, ebbe poi successo in Italia nel periodo d’oro dell’Opera e coetaneo di Verdi e Puccini.
Deve questo successo in primis all’imperatore brasiliano Don Pedro II di Borbone e alla consorte Teresa Cristina, che gli regalarono una borsa studio al Conservatorio di Milano.
In questo contesto storico e artistico, il Gomes entra in contatto con gli scapigliati e grazie al librettista lecchese Antonio Ghislanzoni conosce il nostro territorio e proprio Maggianico, dove il Ghislanzoni abitava nella frazione di Barco di Maggianico, nota ai tempi come zona molto salutare grazie anche alla scoperta nel 1850 della cosiddetta “Sorgente della salute”, una sorgente di acqua sulfurea, attualmente visibile presso il Convento delle Suore di Maria Bambina a Maggianico.
E dalla sua villa Carlos Gomes poteva godere anche i bellissimi panorami sul lago di Como a nord e la valle dell’Adda a sud.
A pochi metri di distanza da Villa Gomes sorge Villa Ponchielli, edificata anch’essa su progetto dello stesso architetto Attilio Bolla giusto un anno prima (1880), per volere del musicista Amilcare Ponchielli, contemporaneo al Ghislanzoni e al Gomes e anch’egli facente parte del movimento della scapigliatura.
Si può ben dire che Maggianico nella metà Ottocento era un vitalissimo centro di cultura e arte, grazie alla figura carismatica di Antonio Ghislanzoni.
Video dell’overture dell’opera Il Guarany suonata dall’orchestra sinfonica nazionale di Rio de Janeiro.
Dove si trova Villa Gomes?
Indirizzo: Villa Gomes Via Gomes, 10 – 23900 Lecco
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco