Alessandro Manzoni: famoso in tutto il mondo per I Promessi Sposi
Alessandro Manzoni
egli conversava con visibile piacere: era arguto; raccontava mille cose; aveva una portentosa memoria
Famiglia Manzoni di Natalìa Ginzburg
Alessandro Manzoni (7 marzo 1785- 22 maggio 1873) è legato a Lecco a doppio filo e grazie a lui la città ha una eco in tutto il mondo per il capolavoro letterario dei Promessi Sposi.
Figlio di:
- Pietro Manzoni, nobile casata lecchese
- Giulia Beccaria, figlia del giurista Cesare Beccaria, autore de Dei delitti e delle pene
Alessandro Manzoni ha un’infanzia travagliata a causa della separazione dei genitori e la sua educazione e formazione è legata a collegi religiosi: padri Somaschi a Merate e Barnabiti a Lugano. Vive poi la sua giovinezza tra Milano col padre e Parigi, dove risiedeva la madre.
Alessandro Manzoni e Villa Manzoni
Lecco è il luogo dove il Manzoni ha trascorso la sua infanzia e giovinezza, proprio a Villa Manzoni, lasciandogli un ricordo indelebile. Infatti nell’introduzione al “Fermo e Lucia”, Alessandro Manzoni dice: “La giacitura della riviera, e le viste lontane, tutto concorre a renderlo un paese che chiamerei uno dei più belli del mondo, se avendovi passata una gran parte dell’infanzia e della puerizia, e le vacanze autunnali della prima giovinezza, non riflettessi che è impossibile dare un giudizio spassionato dei paesi a cui sono associate le memorie di quegli anni”.
Questo territorio, ricco di bellezze naturali con quel ramo del lago di Como e le montagne, è stato prescelto dallo scrittore per ambientare il romanzo romantico per eccellenza della letteratura italiana, ma famoso in tutto il mondo.
Presso la villa si può visitare il Museo Manzoniano, ricco di documenti autografi, oggetti ed arredi appartenuti al famoso scrittore.
Ovviamente non poteva mancare il monumento a Alessandro Manzoni, che quest’anno (2016) compie 125 anni. Monumento fortemente voluto dall’Abate Stoppani.
Alessandro Manzoni e Lecco
Il legame tra Manzoni e Lecco è profondissimo: vi ha trascorso infanzia e adolescenza e a 14 anni (nel 1799) viene iscritto dalla Repubblica Cisalpina tra i “cittadini” di Lecco, e per prestare giuramento torna apposta da Lugano, dove si trovava per gli studi in collegio. Viene cresimato nella Chiesa di Castello, rione di Lecco.
Torna a Lecco fino al 1818 quando vede tutti i suoi possedimenti e la villa stessa. Di Lecco è stato perfino “Primo Estimato”, cioè sindaco.
Discendeva da famiglia nobile, da qui l’appellativo “don Alessandro” o “don Lisander” e ” Signore di Moncucco “, titolo feudale anch’esso.
Alessandro Manzoni e le sue opere
La sua vita è segnata da numerosi lutti familiari, che ne segnano profondamente l’animo, ma al contempo segnano anche un periodo molto proficuo dal punto di vista letterario: compone “La Pentecoste”, le “Osservazioni sulla morale cattolica”, che rappresentano un prezioso documento della sensibilità psicologica del Manzoni, la tragedia “l’Adelchi”, le odi “Marzo 1821” e “Il Cinque Maggio“, ispirato alla morte di Napoleone Bonaparte, le “Postille al vocabolario della crusca” ed avvia la stesura del romanzo “Fermo e Lucia“, uscito poi nel 1827 col titolo “I promessi sposi“, ma la cui seconda e definitiva stesura avverrà più tardi nel 1840, con la cosiddetta Edizione Quarantana illustrata dal Gonin. Scopri di più sulla genesi dei Promessi Sposi.
Immagine copertina: ritratto di Manzoni, F. Hayez, 1841 – Pinacoteca di Brera Milano
Si ringrazia Gian Luigi Daccò, past Direttore dei Musei Civici di Lecco, per la parte biografica legata al territorio lecchese
Fonte: Senato della Repubblica Italiana, per gli aspetti legati alla nomina a Senatore e i titoli ed onorificenze
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco
Le opere di Alessandro Manzoni
Dal 1840 ad oggi I Promessi Sposi sono un romanzo senza tempo che ha portato Lecco nel mondo.
Alessandro Manzoni scrive l’ode Il cinque maggio dopo aver appreso della morte di Napoleone Bonaparte.