Giancarlo Vitali: il pittore di Bellano considerato outsider dell’arte
Giancarlo Vitali (29 novembre 1929 – 25 luglio 2018) è un pittore contemporaneo locale: nasce a Bellano, sul lago di Como.
E’ così strettamente legato al suo paese, che la sua identità artistica va ricercata in questo voler essere un artista ostinatamente locale.
E’ con la maturità che l’arte esplode nelle mani di Vitali, come un fiume che non può più essere trattenuto. Con istinto, intuizione e velocità le sue opere prendono letteralmente vita. Ritrae amici, contadini, artigiani, gente comune, senza escludere il mondo naturale e animale.
La quotidianità diventa nei suoi lavori poesia. La poesia è senza tempo e rende immortale ogni cosa.
Un’inclinazione artistica naturale, spontanea, che segue sin dall’adolescenza per crescere sempre, fino ad incrociare sul suo cammino, “per puro caso”, come dice Vitali stesso, il critico d’arte Giovanni Testori che, guardando il catalogo dell’artista, resta colpito dalla riproduzione di una sua opera e manifesta la volontà di incontrarlo. E da questo incontro nasce la stima e l’amicizia.
Testori sarà il primo a comprendere la grandezza del «Bellanasco», come amava chiamarlo, e negli anni a seguire gli dedica un articolo sul “Corriere della Sera” e organizza a Milano la sua prima personale. Da quel momento Giancarlo Vitali espone in molte sedi pubbliche e private e pubblica numerosi cataloghi.
Nascono in quegli anni i dipinti dedicati alle carni e agli animali macellati, il più famoso è il “Trittico del toro”, a cui Testori dedica tre poesie.
Quel “toro” della Valsassina per Testori è simbolo di una diversa “crocifissione” e scrive:
«Annientato fosti, / tu/ rapito al pascolo di Pasturo. / Era questo il tuo senso?/ Questo/ il tuo futuro?».
Giancarlo Vitali è un uomo semplice, umile, e con un immenso talento. Da sempre è considerato un outsider del sistema dell’arte: pur essendo consapevole della storia da cui la sua pittura proviene, e profondamente rispettoso di tutta l’arte contemporanea, Vitali per settant’anni ha solo avuto un unico scopo: dipingere.
Ascoltiamolo in questa intervista, dove ci racconta un po’ di sé e di come nascono le sue opere.
Immagine di copertina © Carlo Borlenghi per www.giancarlovitali.com
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco