Un inventore geniale, affascinato dalla tecnologia: tante le sue invenzioni e a lui si deve la certezza della profondità del lago di Como, grazie all’immersione con il batiscafo C3.
Pietro Vassena: l’inventore geniale di Malgrate
Il C3 e la profondità del Lago di Como il suo fiore all’occhiello
Pietro Vassena (Malgrate, 21 aprile 1897 – 21 maggio 1967) è stato uno straordinario inventore e pochi ancora lo conoscono.
Vi siete mai chiesti chi e come ha misurato la profondità del nostro lago di Como?
Noi sì! Quando a scuola studi il nostro lago e ti dicono che è il più profondo d’Italia, pensi subito “abitiamo in un posto che ha un primato” e ti inorgoglisci. Poi comprendi che la profondità è notevole e ti domandi: “come avranno fatto a misurarla?”
La risposta è: “Pietro Vassena”. Proprio lui, l’inventore di Malgrate che il 12 marzo 1948 si è inabissato con il suo batiscafo* C3 (guarda il video) nelle acque del lago di fronte ad Argegno, il punto più profondo del Lario, ed ha stabilito il record mondiale d’immersione dell’epoca raggiungendo -412 metri.
Il suo batiscafo si è appoggiato al fondo sabbioso e con lui, all’interno del C3, c’era il suo collaboratore Nino Turati. Un mese prima i lecchesi avevano potuto assistere al primo varo del batiscafo nella darsena della Canottieri Lecco.
Lecco, proprio in zona del monumento ai Caduti, a lato della Canottieri, gli ha dedicato un monumento, raffigurante il suo volto in bronzo.
La notizia di questo record fece il giro del mondo e il fisico svizzero Auguste Piccard volle conoscere personalmente Pietro Vassena; i due divennero poi amici e Auguste Piccard, grazie anche ai consigli dell’inventore malgratese, progettò il batiscafo Trieste, costruito nei cantieri di Terni.
Ma Pietro Vassena non è solo questo, è tanto, ma davvero tanto altro di più!
Iniziamo a dire, che come il più geniale degli inventori, lui era un autodidatta e ha potuto realizzare le sue invenzioni anche grazie ad alcune aziende lecchesi, che erano i suoi laboratori. Una figura così creativa ed ingegneristica, che nel 1940 il Politecnico di Milano gli attribuisce la laurea honoris causa in Ingegneria.
Quali sono le invenzioni di Pietro Vassena?
- bicicletta a motore, realizzata alla ditta Faini, dove lavorava
- gasogeno, alimentato a legna e carbonella, da applicare agli automezzi per ovviare alla mancanza di carburante
- i primi motori fuoribordo italiani, tra i quali il famoso Elios33, che si riponeva in una custodia di violino
- batiscafo C3, sommergibile italiano e “primo mezzo sottomarino di pace, per ricerche scientifiche” come registrato nel U.S. Navy Register
- “Grillo volante”, una macchina che avrebbe dovuto navigare sull’acqua e muoversi sulla terraferma
- i primi go kart
- le moto d’acqua
- gli snow kart
- gli Skivass, con i quali si poteva camminare sulle acque e con i quali arrivò a Bellagio nel 1963 per presentarsi a sorpresa al presidente americano John Kennedy (guarda il video)
- la prima sveglia realizzata interamente in plastica trasparente, attualmente esposta al Museo Swatch di Ginevra
Una quarantina di brevetti, un tour europeo per promuovere gli Skivass, una figura davvero poliedrica: inventore, progettista, uomo di comunicazione.
Uno spirito intraprendente e al contempo umile. Un uomo estroverso, geniale, creativo. Un nostro conterraneo, che ha fatto tanto e che merita di essere ricordato!
Immagine copertina © archivio Famiglia Vassena
Articolo aggiornato il 14 Luglio 2020 da eccoLecco