Grigna Settentrionale (Grignone)
Escursione immersi nel Parco Regionale della Grigna Settentrionale
Escursione in Grigna Settentrionale, conosciuta anche come Grignone. Oggi vi portiamo al Rifugio Bogani, che si trova immerso in un bosco di larici sul versante nord occidentale.
Il sentiero è molto interessante perché si snoda lungo le pendici del monte, offrendoci ambienti sempre diversi che caratterizzano il parco regionale della Grigna Settentrionale.
Il Rifugio Bogani è una base di partenza per le ascensioni al Grignone, intraprendendo la via normale o la panoramica cresta di Piancaformia, ma anche per le poco conosciute ma non meno interessanti vette del Palone e del Pizzo della Pieve.
Noi vi indichiamo di seguito il sentiero per arrivare fino al rifugio, che è una meta perfetta per chi vuole percorrere itinerari di trekking più semplici.
Informazioni tecniche
- Partenza: Cainallo – Esino Lario (Lecco)
- Tempo: 1:30
- Altitudine: 1800 m
- Dislivello: 500m
- Difficoltà: E
- Ristori: Rifugio Bogani
- Scarica il percorso: GPX
Come raggiungere il Cainallo
Raggiungere il comune di Esino Lario e proseguire per la località Cainallo. IMPORTANTE: quando vedete, lungo la strada, il rifugio Cainallo, fermatevi e comprate il tagliando per il parcheggio, direttamente al distributore situato vicino al portone d’ingresso del rifugio stesso. Se non la fate siete a rischio multa molto elevato. Una volta muniti del ticket, proseguite con l’auto ancora per un breve tratto fino a raggiungere il Vo di Moncodeno dove è possibile parcheggiare.
Descrizione del sentiero per il rifugio Bogani
Parcheggiato il vostro veicolo, seguire le indicazioni del sentiero segnalato come Bogani-Brioschi n. 25. Il sentiero inizia da un bellissimo bosco di faggio: camminando in salita, si arriva fino ad una curva per proseguire diritti. Troverete sul sentiero un’icona della Madonna.
Non lasciatevi ingannare dall’ampiezza del sentiero: non è sinonimo di facilità, infatti deve sempre esserci attenzione, perché sul nostro cammino troviamo saliscendi su roccia e gradini di legno.
Una volta arrivati al bivio, proseguire dritto lasciandovi sulla destra il sentiero n. 24 che conduce al rifugio Bietti e alla Cresta di Piancaformia.
Poco più avanti il sentiero scende per circa 70 metri e qui possiamo ammirare i due splendidi torrioni “Il Frate e la Monaca” situati poco sotto.
Tirato un pò il fiato, il cammino riprende in ripida ascesa e supereremo in sequenza un ponticello di legno ed un cancello fino ad arrivare all’alpeggio di Moncodeno. Da questo punto in poi l’ambiente cambia completamente: troverete solo pascoli e larici sul vostro cammino. Da qui al rifugio Bogani ci sono solo pochi minuti e 100 mt di dislivello.
Una passeggiata comoda di un’oretta e mezza sul Grignone, facilmente percorribile anche da famiglie con bambini che sono abituati a camminare in montagna.
Lo sai che…
Il calcare domina il Parco della Grigna Settentrionale? Proprio il Moncodeno ospita più di 600 grotte, fino a quota 2370 metri! La maggior parte delle grotte ha uno sviluppo verticale (la più profonda si chiama “W Le Donne” con i suoi -1200 metri di profondità) ma la più famosa è probabilmente la Ghiacciaia del Moncodeno.
Le grotte ghiacciaie sono cavità naturali che contengono depositi di ghiaccio perenni. Esse erano già note nel Medioevo quando il ghiaccio in esse contenuto veniva venduto anche a notevole distanza dal luogo di origine. Oltre che per l’estrazione del ghiaccio questi antri naturali venivano utilizzati per la conservazione di alimenti. L’importanza storica e culturale di queste grotte è testimoniata sia dalle genti che popolano le aree montane sia dagli scritti di celebri autori del calibro di Leonardo da Vinci, di Stenone e dell’abate Antonio Stoppani.
Immagine di copertina e gallery © eccoLecco
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco