Grignone
Sentiero Rifugio Elisa. Escursione sul versante occidentale del Grignone da Rongio, frazione alta di Mandello del Lario.
Nella verdeggiante Val Meria fino ai piedi del Sasso Cavalllo e del Sasso dei Carbonari, passando per la grotta descritta da Leonardo da Vinci nel Codice Atlantico.
Bella escursione sulla Grigna Settentrionale, dai locali chiamati Grignone, camminando nella verdeggiante Val Meria, partendo da Rongio, frazione alta di Mandello del Lario.
Considerando il forte dislivello, ovviamente non posso dire che sia un’escursione facile, specialmente per quanto riguarda la preparazione fisica. Non è consigliato per chi non è abituato a fare trekking in montagna o non ha una preparazione adeguata.
Nonostante la prima parte su carrareccia selciata sia quasi pianeggiante, poi inizia la salita che ci porta ai piedi del Sasso Cavallo e del Sasso dei Carbonari, sul versante occidentale del Grignone e il dislivello si sente.
La maggior parte del sentiero è esposta al sole, pertanto è sconsigliato percorrerla nelle ore calde estive.
E’ un’escursione che merita per l’aspetto naturalistico e geologico, infatti lungo il cammino incrociamo anche la Grotta Ferrera o dell’acqua bianca che Leonardo da Vinci ha così descritto nel Codice Atlantico “la maggiore è quella di Mandello la quale ha nella sua basa una busa di verso il lago, la quale va sotto 200 scalini e qui d’ogni tempo è ghiaccio e vento….”.
Informazioni tecniche
- Partenza: Mandello del Lario – Località Rongio
- Tempo: 03:00
- Altitudine: 1515 m
- Dislivello: 1165 m
- Difficoltà: E
- Ristori: Rifugio Elisa
- Scarica il percorso: GPX
Descrizione del sentiero per il rifugio Elisa
Allora… pronti? Si parte da Rongio, dove si può parcheggiare vicino al campo sportivo, dal quale si prosegue verso la chiesetta di Rongio e quindi si prende il sentiero n.14.
Camminiamo lungo la mulattiera con un dolce pendenza per circa 10 minuti, oltrepassando alcune cascine ed un ponticello per poi addentrarci nella Val Meria. Il sentiero si sviluppa sul lato sinistro del torrente Meria. Dopo aver attraversato anche un secondo ponte, il ponte di ferro, inizia la salita vera e propria, che ci accompagnerà fino al rifugio Elisa.
Dopo circa 40 minuti di cammino arriviamo alla Grotta Ferrera (540 m), sopra menzionata, presso la quale è possibile abbeverarsi grazie alla sorgente. Se siete curiosi potete dare un’occhiata, ma attenzione a non avventurarsi se non siete equipaggiati con le attrezzature richieste e con l’adeguata preparazione.
Proseguiamo in salita per circa un’ora e mezza lungo il sentiero simile ad una continua serie di scale.
Giunti a metà percorso si inizia ad intravedere il rifugio. Dopo due ore e di cammino e a solo 1 ora dalla nostra meta, il sentiero si spiana per circa 600 metri per poi riprendere in ripidità.
Ancora mezz’ora e si arriva nei pressi della baita dell’Ares, dalla quale camminando per altri 20/30 minuti arriviamo al Rifugio Elisa, dove è possibile mangiare e dormire nei weekend da maggio a ottobre o tutti i giorni nel mese di agosto.
Il sentiero è tracciato molto bene, i bivi sono pochi e sempre segnalati. Sul cammino si trovano le indicazioni per il rifugio Bietti e la Ferrata.
Dal Rifugio Elisa è possibile intraprendere altre escursioni:
- al rifugio Bietti-Buzzi (1719 m) segnavia 16 – 2 h
- al rifugio Brioschi (2409 m) segnavia 16A /7 (via dei chignoli) – 2.30 h
oppure segnavia 14/7 (via Buco di Grigna) / 3.15 h - al bivacco Ferrario (2177 m) segnavia 14/7 – 2.15 h
- al rifugio Rosalba (1730 m) segnavia 14/7/11/10 (Val Scarettone) – 3.00 h
- al Sasso Cavallo (1920 m) segnavia 16/16B – 1.30 h
Foto di copertina © Rifugio Elisa
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco