Monte Barro
Escursione sul monte Barro. Da Lecco al Santuario di San Michele a Galbiate.
Sentiero agevole adatto per famiglie con bambini anche piccoli.
Questa escursione sul Monte Barro che ci conduce al Santuario di San Michele di Galbiate a noi è piaciuta davvero molto per diversi aspetti: l’attacco del sentiero è facilmente raggiungile a piedi dal centro di Lecco, la biodiversità della flora ti avvolge ogni momento, il Santuario ha un fascino particolare e il panorama che si apre sul lago di Lecco, di Garlate e Olginate con le montagne circostanti è davvero unico. Il sentiero è comodo: abbastanza larga e non particolarmente ripido, adatto per le famiglie anche con bambini piccoli.
Informazioni tecniche
- Partenza: Lecco (Ponte Azzone Visconti)
- Tempo: 00:25
- Altitudine: 435 m
- Dislivello: 138 m
- Difficoltà: E
- Ristori: Baita Pescate
- Scarica il percorso: GPX
Descrizione del sentiero per il Santuario di San Michele
Il punto di partenza del sentiero n. 304 è sulla strada provinciale in prossimità del ponte Azzone Visconti. A distanza di circa 200 metri è presente un’area parcheggio pubblica.
Il sentiero inizia immettendosi in una piccola viuzza alla cui fine si intravede una scalinata. Non c’è alcuna possibilità di sbagliare perché è l’unico sentiero, senza deviazioni.
Il primo tratto è costituito da gradoni in pietra che ci portano a metà collina ed è per la maggior parte ombreggiato.
Dopo circa 15-20 minuti la salita termina e inizia un tratto pianeggiante. Qui avete la possibilità di rinfrescarvi alla fontana che trovate sulla vostra destra, mentre sulla sinistra vedrete una stanga con un sentiero che conduce alla baita degli alpini di Pescate, ma il giro che vi proponiamo noi continua diritto verso il Santuario di San Michele.
Il sentiero è molto agevole e in circa dieci minuti davanti a voi vedrete il Santuario di San Michele, una chiesa incompiuta, infatti vi sono solo le mure perimetrali di questo edificio religioso, mai terminato, che affonda le sue radici nel lontano 1752. Esempio di architettura barocca lombarda, lo stesso abate Antonio Stoppani nel 1885 ce ne parla così:
“Certo è invece che la chiesa, o piuttosto l’ossatura di chiesa, che doveva essere una bellezza d’architettura, e di cui rimane il vaso, costrutto per intero fino al tetto, venne fondata nel 1752 da uno Spreafico, Parroco di Galbiate, il quale aveva destinata una bella somma allo scopo”.
Non c’è nulla da vedere o ammirare al suo interno, se non restare avvolti nel fascino silenzioso di questo Santuario incompiuto.
Nel giardino antistante è presente un’area gioco con scivolo per bambini.
Il percorso al Santuario richiede circa 25-30minuti.
Noi vi proponiamo una chicca, vicina al Santuario di San Michele. Prendete il piccolo sentiero che a sinistra della chiesa scende in mezzo alle case, per arrivare dopo circa 5 minuti su un cucuzzolo dove si trova una cappelletta votiva, dalla qualepotrete ammirare un panorama stupendo su Lecco e i due laghi sopra citati che il fiume Adda forma uscendo dalla città.
Da qui potete solo rilasalire verso il Santuario, dove vi proponiamo un sentiero alternativo per il ritorno o per la prosecuzione della vostra camminata.
Sulla destra (dopo la casa) trovate un simpatico segnale verde a forma di grande tappo di bottiglia che segnala “Baita Alpini“. Il sentiero qui scende: si raggiunge subito un vecchio lavatoio ed una pozza dove si possono vedere girini e di sera i gamberi di fiume. Il sentiero prosegue con un primo tratto in discesa fino a oltrepassare un piccolo ponticello in legno, e poi risale in mezzo al bosco. Dopo una decina di minuti si raggiungere la baita degli Alpini.
C’è una bella particolarità lungo questo sentiero: mentre si cammina nel bosco i bambini e gli adulti possono anche imparare a conoscere e riconoscere gli alberi, grazie ai cartelli che li contraddistinguono.
Giunti alla baita ci aspetta un’altra bella sorpresa legata alla biodiversità del Monte Barro. Gli alpini hanno piantato alcune delle diverse specie floreali che si trovano nel parco regionale del Monte Barro, tra le quali la Pulsatilla Montana, simbolo del parco stesso.
Presso la baita sono presenti tavoli esterni, ma non si possono lasciare rifiuti perchè non ci sono bidoni.
Salendo lungo il sentiero dopo circa 5 minuti si arriva alla stanga e al punto che avevamo lasciato in partenza. Da qui si riscende verso la statale e Lecco.
Immagine di copertina:© eccoLecco
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco