Alpe Pianezzo sui Corni di Canzo
Sentiero da Canzo al rifugio SEV
Alla scoperta dell’Alpe Pianezzo sui Corni di Canzo, gioielli del Triangolo Lariano.
L’escursione che da Canzo ci porta sulla cima dei Corni di Canzo, per la precisione al rifugio SEV, è un percorso di agevole percorrenza e particolarmente interessante dal punto di vista geologico e naturalistico, camminando nella Foresta dei Corni di Canzo e nella riserva naturale del Sasso Malascarpa.
Ci troviamo nella Valle Ravella e la prima parte del sentiero si sviluppa proprio lungo il fondovalle del torrente Ravella, affluente del Lambro, fino al rifugio Terz’Alpe.
Partendo dalla località Gajum, cammineremo lungo il sentiero geologico Giorgio Achermann*, realizzato agli inizi degli anni ’80 dal Gruppo Naturalistico della Brianza per far conoscere alcuni dei più interessanti aspetti geologici del Triangolo Lariano.
Durante tutto il percorso troviamo pannelli didattici che illustrano 14 “eventi geologici”. Il sentiero consente di osservare le rocce calcaree stratificate di origine marina che caratterizzano il Triangolo Lariano, i massi erratici di serpentino, granito e gneiss trasportati dai ghiacciai e abbandonati al loro ritiro, nonché interessanti fenomeni legati al carsismo (sorgenti petrificanti) e all’erosione (Marmitta dei Giganti).
La seconda parte del sentiero, dal Rifugio alla cima dei Corni di Canzo, si sviluppa su mulattiere mediamente impegnative.
Informazioni tecniche
- Partenza: Canzo
- Tempo: 3:00
- Altitudine: 1225 m
- Dislivello: 915 m
- Difficoltà: E
- Ristori: Rifugio SEV
Come arrivare a Canzo
In auto: sulla provinciale 41 Valassina, salire da Erba, costeggiando il Lago del Segrino, e raggiungere il paese di Canzo su Via Volta. Arrivati in Piazza Garibaldi con il Monumento ai Caduti, proseguire dritti in senso unico e dopo due rotonde svoltare a destra su Via Laguccio, seguendo le indicazioni Fonte Gajum. Proseguire in salita su Via Alcide De Gasperi, svoltrte a sinistra su Via Castello e poi a destra su Via Paradiso.
Allo stop di nuovo a sinistra su Via Sombico, proseguire in salita su Via Monte Rai, poi su Via Gajum fino alla Fonte, trovando parcheggio nei pressi del torrente Ravella.
In treno o in autobus: utilizzare le Ferrovie Nord fino alla stazione capolinea di Canzo-Asso.
A piedi: all’uscita della stazione svoltare a destra ed a pochi metri a sinistra su Via Laguccio, dall’altra parte della strada, seguendo le indicazioni per Fonte Gajum. Seguire le stesse indicazioni fornite per il tragitto in auto.
Descrizione del sentiero per il rifugio SEV
Raggiunto il comune di Canzo, nei pressi del parcheggio si trova la cartellonistica segnavia per le varie escursioni. A noi interessa il sentiero n. 2 (numerazione di Canzo): un’antica mulattiera il cui fondo è stato realizzato con ciottoli provenienti dal fondo del torrente. Procedere sempre dritti fino a trovare, sulla sinistra, il segnavia che indica la deviazione al Rifugio Terz’Alpe-Sentiero geologico.
Qui si abbandona la strada acciottolata e ci si addentra nella valle sul sentiero sterrato che, fiancheggiando il torrente, tra enormi massi erratici, piccole cascate e una natura rigogliosa con attraversamenti su ponti in legno, conduce al rifugio Terz’Alpe.
Da questo punto proseguire sul tracciato portandosi alle spalle del rifugio e imboccare il sentiero n. 1 (numerazione di Canzo) che conduce alle pendici del Corno Occidentale.
Il sentiero, dapprima di sassi e poi completamente sterrato, è quasi totalmente in salita con alcuni tratti impegnativi. Alla fine del sentiero si arriva in un grande prato dove è situato un crocefisso. Proseguite lasciandolo alla vostra destra, percorrendo la traccia in piano verso il bosco.
Giunti ad un bivio, svoltare a destra per arrivare al Rifugio SEV (quota m. 1225).
La nostra meta è un fantastico posto immerso nella natura, circondato da grandi prati ideali per un sosta ristoratrice e ottimo punto di partenza per effettuare numerose escursioni.
Certamente restereste ammaliati dall’incredibile panorama che si apre sul ramo del lago di Lecco e sul territorio circostante.
Avete ancora gambe e voglia di camminare? Potete scegliere di raggiungere la cima dei Corni di Canzo, imboccando uno dei sentieri indicati dalla cartellonistica. Si consiglia di scegliere il tracciato in base alle proprie capacità alpinistico-escursionistiche. Attenzione perché alcuni tratti sono in ferrata.
*Giorgio Achermann – Nato a Lucerna (CH) nel 1907, si trasferì a Canzo nel dopoguerra, dove visse fino alla sua morte, avvenuta nel 1995. Nel 1960 fondò il “Gruppo Naturalistico della Brianza”, e nel 1962 la Rivista “Natura e Civiltà”. Fu un precursore dell’ambientalismo in Lombardia. Il suo celebre motto era “Difendiamo oggi il mondo di domani”
Sentiero descritto da Marco Tagliabue
Immagine di copertina © Holger Leicht
Foto gallery © Rifugio SEV
Articolo aggiornato il 17 Ottobre 2023 da eccoLecco