I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
La famiglia del sarto: un esempio positivo di vita familiare ne “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni.
Manzoni in polemica con le istituzioni sociali
Il romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni esamina attentamente le istituzioni della società, come lo stato, la Chiesa, la giustizia, la cultura e la famiglia. L’autore critica molte di queste istituzioni, ma questa polemica testimonia l’interesse dello scrittore per i problemi che riguardano le istituzioni e il rapporto tra l’uomo e la società.
Contrariamente alla cultura illuministica, che sosteneva che le istituzioni fossero importanti per migliorare la vita civile, Manzoni mette l’uomo al centro della storia, dando alle istituzioni un ruolo importante ma secondario, strumentale per aiutare l’uomo a cercare la giustizia e la dignità.
L’uomo al quale lo scrittore si riferisce è la “persona”, centro spirituale che può realizzarsi solo attraverso a una vita di comunità, sorretta dalla solidarietà e dall’amore.
Manzoni vorrebbe che l’uomo si impegnasse a rinnovare le strutture della vita sociale e a renderle capaci di garantire i valori fondamentali della vita. Nel romanzo, ci sono esempi di istituzioni sociali positive, come la Chiesa di padre Cristoforo e del cardinale Borromeo e la famiglia del sarto che troviamo nel cap. XXIV.
Una vera famiglia
Nel romanzo “I Promessi Sposi” di Alessandro Manzoni, la famiglia del sarto si presenta come un esempio positivo di vita familiare accanto alla rappresentazione oscura e drammatica della famiglia di Gertrude. Mentre la famiglia di Gertrude è dominata da un padre violento e una madre infelice e priva di affetto, la famiglia del sarto è caratterizzata dall’umiltà, la gentilezza e la generosità nei confronti degli altri.
Anche se l’immagine è idealizzata, l’autore introduce saggiamente alcuni elementi realistici: la saccenteria innocua ma comica del sarto-letterato, la curiosità pur contenuta della moglie e le sue critiche un po’ pettegole a don Abbondio. Sul piano morale, invece, è interessante notare come dal comportamento dei personaggi emergano:
- i due coniugi sono ugualmente dignitosi e rispettosi tra di loro, e hanno autonomia nelle loro azioni.
- i figli partecipano liberamente alle discussioni e alle scelte dei genitori, anche se il padre li riprende costantemente.
- nel loro rapporto con la società, dimostrano interesse e apertura verso gli altri, come mostrato dall’accoglienza affettuosa riservata a Lucia e dalla cura dei bisognosi.
La famiglia del sarto si basa principalmente sulla fede, come dimostra la capacità del sarto di comprendere il significato della predica del cardinale Borromeo:
“La disgrazia non è il patire o l’essere poveri, la disgrazia è il far del male”
In conclusione, la famiglia del sarto rappresenta un esempio positivo di vita familiare, dove i valori umani e la fede sono la base solida su cui si regge l’unità familiare.
Immagine di copertina: © Biblioteca Braidense. Bozze delle illustrazioni per l’edizione de “I Promessi sposi” del 1840 / n. 012
Articolo aggiornato il 16 Ottobre 2023 da eccoLecco