Ciao Gualtiero Marchesi. Grazie!
Il maestro della cucina italiana
Quando si sente nominare Gualtiero Marchesi (19 marzo 1930 – 26 dicembre 2017) subito si associa la sua persona alla cucina italiana, perché lo chef stellato Michelin è stato davvero un grande maestro della cucina italiana, possiamo dire IL maestro, e sotto la sua guida si sono formati tanti chef divenuti famosi.
Ci ha lasciati proprio il giorno di S. Stefano 2017, durante le feste di Natale che lo hanno visto per anni un re indiscusso della buona cucina italiana.
Gualtiero Marchesi ne ha fatta di strada. Nasce a Milano da genitori che di professione sono ristoratori e inizia a muovere i primi passi tra pentole ed ingredienti proprio nelle cucine di mamma e papà, al ristorante “Mercato”, per poi iniziare la sua formazione professionale in Svizzera e ritornare quindi nelle cucine milanesi di famiglia. Ma non si ferma subito nella sua Milano, perché va in Francia a perfezionare le tecniche culinarie e ritorna nella sua città nel 1977 dove apre il suo ristorante in via Bonvesin de la Riva.
Il talento c’è e viene premiato subito con una stella Michelin e l’anno successivo, 1978, se ne aggiudica due. Un inizio davvero con il botto possiamo dire! Infatti solo 8 anni più tardi, nel 1985, la guida Michelin attribuisce allo chef Marchesi il massimo della valutazione: tre stelle!
Il nome di Gualtiero Marchesi, oltre che essere associato alla sua cucina e ai suoi ristoranti, è legato fortemente ad ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana con sede nel Palazzo Ducale di Colorno a Parma, inaugurata nel 2004 e fortemente voluta dalla chef, che ne è stato rettore fino allo scorso ottobre.
Una vita ricca di passione ed amore per la cucina, raccontata in un documentario presentato in anteprima al Festival di Cannes 2017 intitolato “Marchesi: The Great Italian”, presentato poi in prima mondiale il 16 ottobre a New York durante il Congresso de “Les Grandes Tables du Monde”.
Ecco il trailer del documentario “Marchesi: The great Italian”
Ci sono ricette che sono entrate ormai nell’enciclopedia della cucina italiana e che portano il marchio “Gualtiero Marchesi”, tra queste abbiamo scelto il raviolo aperto e il risotto con zafferano ed oro. Ce li racconta direttamente il maestro in questi video.
Gualtiero Marchesi e il raviolo aperto
Gualtiero Marchesi e il risotto allo zafferano con l’oro
I riconoscimenti ricevuti da Gualtiero Marchesi
Una figura che ha avuto molti riconoscimenti nell’arco della sua vita:
- 1986 – “Cavaliere della Repubblica” e riceve l’Ambrogino d’Oro, la più alta attestazione di stima della città di Milano
- 1989 – premio internazionale “Personnalité de l’année” per la gastronomia, il primo in Italia
- 1990 – viene insignito dell’onorificenza di “Chevalier dans l’ordre des Arts et des Lettres” dal Ministro della Cultura e della Comunicazione Francese Jack Lang
- 1991 – riceve il titolo di “Commendatore” dal Presidente della Repubblica Cossiga
- 1998 – riceve il Premio Artusi
- 1999 – la Regione Lombardia gli consegna il Sigillo “Longobardo d’Oro”, riservato alle più alte personalità lombarde che si sono affermate in Italia e nel Mondo
- 2000 – riceve il premio “Paul Harris”, intitolato al fondatore del Rotary, la più prestigiosa associazione filantropica internazionale, replicato poi anche nell’anno 2007
- 2002 – l’Accademia Internazionale della Gastronomia conferisce a Gualtiero Marchesi il Grand Prix “Mémoire et Gratitude”
- 2003 – Presidente d’Onore di Euro-Toques International
- 2004 – nasce ALMA, la Scuola Internazionale di Cucina Italiana, fortemente voluta da Gualtiero Marchesi con sede a Colorno, Parma
- 2005 – a Los Angeles riceve il Premio alla Carriera insieme al tenore Luciano Pavarotti quali Ambasciatori dell’Italia nel mondo
- 2007 – a New York viene inaugurata l’Italian Culinary Academy, grazie ad una partnership tra il French Culinary Institute e la Scuola ALMA di cui Marchesi è il Rettore
- 2008 – riceve il “Lifetime Achievement 2008” durante il San Pellegrino World’s 50 Best Restaurant
- 2009 – viene nominato dal Ministro del Turismo Presidente Onorario della Commissione Interministeriale per la Promozione del Turismo eno-gastronomico e a Madrid riceve il Grembiule d’oro insieme ad altri cuochi internazionali
- 2011 – riceve la medaglia d’oro del Ministro del Turismo in qualità di Ambasciatore della cucina italiana nel mondo
- 2012 – premio “Isimbardi della Riconoscenza” ricevuto dal presidente della Provincia di Milano; Laurea Honoris Causa in Scienze Gastronomiche (è la prima volta in Italia che un cuoco riceve una Laura Honoris Causa); il Centro Studi Grande Milano gli riconosce il premio « le Grandi Guglie »
- 2013 – Premio Nonino; a Marsiglia riceve il Premio d’Onore da “Les Grandes Tables du Monde”; viene nominato membro dell’Altagamma International Honorary Council
- 2014 – inaugura la sua Accademia, l’Accademia Gualtiero Marchesi in via via Bonvesin de la Riva numero 5, la stessa via in cui tutto ebbe inizio. Futuro e passato si incontrano sempre con lo stesso comune denominatore: la buona cucina italiana
- 2015 – riceve il GEI Award a New York, premio assegnato ai personaggi italiani che hanno contribuito ad accrescere il valore dell’Italia all’estero; Chef Ambassador di Expo 2015; viene nominato membro del Centro Studi Franco Marenghi dall’Accademia Italiana di Cucina
- 2017 – Premio America della Fondazione Italia USA
Gli allievi di Gualtiero Marchesi
Tanti i cuochi che sono passati dalle cucine e dagli insegnamenti di Gualtiero Marchesi e tanti di loro sono chef molto affermati. Tra questi menzioniamo Carlo Cracco, divenuto famoso mediaticamente con Masterchef, Andrea Berton, Davide Oldani, Ernst Knam, Enrico Crippa, Stefano Gariboldi, Antonio Ghilardi, Karsten Heidsieck, Pietro Leemann, Paolo Lopriore, Michel Magada, Patrick Massera, Marco Soldati, e non manca anche una donna Paola Budel.
Articolo aggiornato il 13 Maggio 2020 da eccoLecco