16 aprile 2020: muore Luis Sepúlveda
Cittadino onorario di Lecco dal 2015
Luis Sepúlveda è morto ad Oviedo dopo aver contratto il Corona virus.
Tutti noi lo abbiamo sentito nominare almeno una volta e sappiamo che è uno scrittore.
Noi lecchesi abbiamo avuto l’opportunità e l’onore di conoscerlo nel 2015 che da quell’anno lo lega a Lecco in quanto:
- vincitore del premio Manzoni alla carriera / motivazione: “aver coniugato letteratura e impegno civile vivendo e raccontando formidabili passioni e storie, nella certezza che sarà sempre l’immaginazione a cambiare il mondo”
- conferimento della cittadinanza onoraria / motivazione: “per l’impegno morale, civile e culturale e per una vita artistica ispirata ai valori della solidarietà, della democrazia e della libertà”
Ma chi è Luis Sepúlveda?
Ci piace iniziare così, con le parole di sua moglie, la poetessa Carmen Yáñez: “Luis era un hombre cileno e in Cile voglio riportarlo. Tornerà alla terra a cui appartiene. Era nato nel nord del Cile, ma è in Patagonia che voleva tornare“.
La sua terra è il Cile, quel Cile della dittatura del generale Augusto Pinochet, contro il quale lo scrittore, giornalista, sceneggiatore, poeta e regista, nonché attivista cileno ha combattuto. Solo dopo la sua incarcerazione, Sepúlveda ha lasciato il Cile ed ha iniziato a viaggiare: dapprima in America Latina e poi in giro per il mondo. Ha vissuto ad Amburgo e Parigi per poi stabilirsi nelle Asturie in Spagna.
Tra i suoi libri più famosi, che ci sono piaciuti particolarmente, ricordiamo:
- Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare e la celebre frase “vola solo chi osa farlo”
- Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza
Se ancora non avete letto e scoperto chi è Sepúlveda, adesso abbiamo tutto il patrimonio che ci ha lasciato.
Buona lettura!
Foto di copertina © Corriere della Sera
Articolo aggiornato il 25 Giugno 2020 da eccoLecco