Il trenino rosso del Bernina
Patrimonio Unesco della Lombardia
Il Bernina Express Ferrovia Retica noi lo conosciamo come il trenino rosso, proprio per il suo colore inconfondibile e spiccato che lo fa emergere distintamente lungo il suo tragitto da Tirano in Valtellina fino a Thusis in Svizzera.
Non esiste una stagione migliore per vivere l’esperienza del Bernina Express, perché in base ai tuoi gusti e ai tuoi tempi ogni giorno è il giorno giusto per vivere momenti indimenticabili.
Il trenino rosso è entrato a far parte dei Siti Unesco nel 2008 perché costituisce un eccezionale complesso tecnico, architettonico e ambientale ed incarna i risultati architettonici e di ingegneria civile, in armonia con i paesaggi che attraversa.
Curiosità: il punto più alto
Il punto più alto della Ferrovia retica si trova a 2253 metri s.l.m quando il trenino arriva all’Ospizio Bernina.
Qui abbiamo lo spartiacque tra il Lago Bianco e il Lej Nair, che costituisce anche il confine linguistico tra la Val Poschiavo in Italia e la bellissima Engadina svizzera.
E’ possibile ristorarsi al bistro Ospizio Bernina.
Punti di interesse lungo il tragitto
- Tirano, punto di partenza del Bernina Express
Se avete tempo prima di prendere il treno oppure al rientro, vi suggeriamo di fare due passi nel centro di Tirano e di visitare il Santuario della Madonna di Tirano che ospita diverse opere artistiche e il pregevole organo composto da 2200 canne. - Viadotto circolare di Brusio
- Poschiavo
Caratterizzata da tre torri che spiccano nel centro storico. la torre romanica della chiesa cattolica, la torre barocca della chiesa riformata e la torre medievale del municipio. - Giardino dei ghiacciai di Cavaglia
Tra Poschiavo e Alp Grum troviamo uno spettacolo della natura: le famose “marmitte dei giganti”, dei buchi scavati nella roccia di diverse dimensioni, frutto delle glaciazioni susseguitesi nei millenni dopo lo scioglimento del ghiaccio che ha lasciato come unico ricordo odierno lo spettacolo del Piz Palù. - Museo ferroviario dell’Albula a Bergün
Qui si possono vedere 600 pezzi in esposizione derivanti da oltre 100 anni di storia ferroviaria, che testimoniano le opere dei pionieri nei Grigioni. Potrete provare anche l’ebbrezza di guidare in prima persona sulla linea dell’Albula, grazie al simulatore della leggendaria locomotiva «Coccodrillo». - Sentiero avventura della ferrovia Albula da Preda a Bergün
Tre tappe per scoprire ed ammirare da vicino viadotti, montagne e uno scrosciante torrente. Lungo il tragitto numerosi cartelli vi danno informazioni sulle caratteristiche e la storia di questo tratto ferroviario, classificato come Patrimonio mondiale UNESCO.
Lungo il tragitto si trova anche la stazione della famosissima St. Moritz, preceduta da quella di Pontresina che apre a spettacolari percorsi di trekking nella Val Roseg. Pontresina è amata anche dagli sciatori di fondo, grazie alle sue belle piste.
Vuoi camminare nella storia? Scendi al Morteratsh e scopri il terzo ghiacciaio più lungo delle Alpi orientali. Lungo il tragitto 16 pannelli danno informazioni sulla misteriosa storia del ghiacciaio e sul suo graduale ritiro negli anni.
Vivere l’Engadina
Un pò di storia sulla ferrovia retica
La Ferroviaria Retica, che si snoda nel bellissimo contesto paesaggistico di Albula / Bernina, riunisce due linee ferroviarie storiche che attraversano le Alpi svizzere attraverso due passi.
Aperto nel 1904, la linea Albula nella parte nord occidentale è lunga 67 km ed è costituita da un insieme notevole di strutture, tra le quali si contano 42 tunnel e gallerie coperte e 144 viadotti e ponti. Mentre la linea del passo del Bernina è lunga 61 km e conta 13 gallerie e tunnel e 52 viadotti e ponti.
Qual è la particolarità di questa rete ferroviaria che è stata annoverata patrimonio mondiale dell’umanità? Sicuramente l’idea unica di pensare alla ferrovia per superare l’isolamento degli insediamenti nelle Alpi Centrali all’inizio del XX secolo, con un impatto socioeconomico importante e duraturo sulla vita in montagna.
Articolo aggiornato il 16 Marzo 2020 da eccoLecco