Lecco nel Seicento: borgo fortificato
Ecco la Lecco dei Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
Tutti sappiamo che Alessandro Manzoni ambienta il suo capolavoro I Promessi Sposi nel Seicento, ma com’era Lecco in quel periodo storico?
Ai Musei Civici di Lecco abbiamo trovato un pannello con la stampa di questo splendido affresco che si riferisce ad un episodio della guerra (1528-1532) tra il capitano di ventura Gian Giacomo Medici e il Duca di Milano. Si tratta dell’unica immagine che rappresenta Lecco come probabilmente doveva essere nel XVII secolo: una piazzaforte di frontiera tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia, ma anche un importante centro protoindustriale.
Da notare sulla sinistra il borgo fortificato sul lago di Lecco, il porto e il castello, sede della guarnigione spagnola. Sulla destra invece è possibile osservare il ponte Azzone Visconti, ponte fortificato, e subito dopo il quartiere di Pescarenico.
Ci piace riproporre la pianta di Lecco disegnata da Giacomo Tersini nel 1642, in pieno Seicento, per raffrontarla con l’immagine di copertina dell’affresco.
Perfettamente visibile la forma di fortificazione triangolare che ha per base il lago di Lecco e per lati la cinta muraria, di cui oggi resta una parte visibile al Vallo delle Mura.
Vediamo cosa rappresentano le lettere indicata sulla pianta:
A – Torre Viscontea
B – castello e porto fortificato
C – torrione di Porta Nova (all’inizio dell’attuale via Bovara)
D – torrione circolare, postazione cannoniera, dove è stato eretto in seguito il Campanile della Basilica di San Nicolò
Ecco come era Lecco quando leggiamo i Promessi Sposi.
Immaginiamola così e riviviamo i passi di un romanzo che per noi è particolarmente caro!
Affresco presente nel Castello Mediceo di Melegnano. Sala delle Battaglie.
Anonimo Lombardo XVI sec.
Episodio dell’Assedio di Lecco
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco