Como e la passeggiata sulla riva delle ville
Como e specialmente il lago di Como è conosciuto in tutto il mondo per la bellezza delle ville storiche che ospita qua e là lungo le coste specialmente del ramo occidentale.
Ma nella stessa città di Como c’è una concentrazione davvero particolare in pochi metri, infatti si susseguono ville d’epoca che la passeggiata Gelpi sul lungolago comasco prende proprio il nome di passeggiata sulla riva delle ville.
Come punto di partenza e arrivo, in base alla direzione che preferite, indichiamo Villa Olmo e Villa Scacchi-Carminati.
Ecco le ville, partendo dal centro di Como, da piazzale Somaini sul lungolago nel rione di Borgovico:
- Villa Resta Carminati-Scacchi
Porta tanti nomi quanti sono stati i suoi proprietari. La villa è stata costruita nel 1787 su progetto di Felice Soave per volere della famiglia Raimondi; poi l’edificio divenne proprietà dei Carminati, quindi dei marchesi Resta-Pallavicino, antica famiglia patrizia di Milano ed infine del Cav. Giuseppe Scacchi che la restaurò negli anni ’50.
Attualmente la villa è ancora privata ed ospita gli uffici di una società serica.
Stile neoclassico. La facciata fronte lago presenta un duplice loggiato con semicolonne doriche a piano terreno e ioniche al primo piano, con un cornicione con statue. Al suo interno vi sono pareti e volte decorate con stucchi attribuibili al Piermarini e all’Abertolli.
- Villa Saporiti o Villa La Rotonda
Questa villa fu edificata tra il 1790 e 1793 per la Marchesa Eleonora Villani Doria, su progetto dell’architetto Leopold Pollack, uno tra i maggiori protagonisti dell’architettura neoclassica in Lombardia.
Viene chiamata La Rotonda proprio per la caratteristica parte semicircolare che sporge dalla facciata e visibile dalla passeggiata a lago. Proprio su questa parte sono visibili, al di sopra delle finestre, cinque medaglioni raffiguranti le divinità fluviali mitologiche, mentre invece sulle sommità delle lesene doriche troviamo statue in arenaria raffiguranti Nettuno, Marte, Giove, Giunone, Apollo e Venere.
All’interno di questa sezione semicircolare si trova il salone d’onore con pianta ellittica ed alto due piani. Il soffitto del salone è a volta con decorazioni a rosette e rilievi in stucco di ninfe danzanti e vestali alternate a lunette raffiguranti ritratti di uomini illustri, tra i quali membri della famiglia.
In questa villa è stato ospitato anche Napoleone nel 1797 in visita sul lago di Como con la famiglia e le sorelle.
La villa poi passò di proprietà al marchese Marcello Rocca-Saporiti, poi ai Resta-Pallavicino per essere poi all’Amministrazione Provinciale di Como nel 1950 che qui ha la sua sede.
- Villa Gallia
Questa villa è la più antica di quelle del rione di Borgovico, infatti fu commissionata dall’abate Marco Gallio nel 1615 e venne costruita sulle rovine della villa-museo del vescovo ed umanista Paolo Giovio per ospitare la sua collezione di ritratti di uomini illustri, ora presso la Pinacoteca Civica di Como.
L’aspetto originario della villa si può presumibilmente rintracciare negli affreschi strappati al primo piano che rappresentano una dimora a tre piani, mentre allo stato attuale l’edificio è costituito da due piani con un ampio salone centrale che li occupa per intero e da sale minori ai lati.
La villa venne ampliata nel 1815 con l’aggiunta di un’ala su progetto di Simone Cantoni e su richiesta di Carolina di Brunswick, moglie di Giorgio IV del Regno Unito dal 1795, che acquistò nel 1815 Villa d’Este.
L’edificio è diventato di proprietà della provincia nel 1957 ed attualmente ospita uffici amministrativi. In alcune occasioni la Provincia lo apre al pubblico come Villa Saporiti.
- Villa Parravicini Revel
Stupenda villa su due piani dalla facciata monumentale con parte centrale sovrastata da timpano e ali laterali. Il giardino, sebbene ridimensionato rispetto all’origine, presenta aiuole fiorite ed ornate con stagionali.
Diversi i proprietari che si sono susseguiti nel corso degli anni: verso la metà del ‘700 la famiglia Della Torre proveniente da Rezzonico, poi passa alla duchessa Maria Visconti di Modrone, quindi agli inizi del Novecento il conte Genova Thaon di Revel arricchisce le finestre di cornici decorative e si sposa con Camilla Castelbarco Albani dalla quale ebbe 5 figli. Tra questi la figlia Ottavia ricevette in eredità la villa, ma non essendosi sposata visse con la sorella Sabina, sposa di Emiliano Parravicini di Parravacino, da cui ebbe 3 figli: la primogenita Camilla sposò nel 1917 il Capitano di Corvetta della Marina dello Zar, Sasha Sossnovsky, e dal 1927 si stabilirono in via definitiva a Como, in questa villa che prima era utilizzata come residenza estiva.
La villa permane di proprietà e viene utilizzata su richiesta per organizzare matrimoni ed eventi.
- Villa Volonté
Il progetto di questa villa lungo la passeggiata in riva al lago di Como è di Felice Soave, come la villa Scacchi-Carminati, e la sua edificazione risale agli anni 1853 – 1861.
L’edificio è in stile neoclassico e si compone di due corpi simmetrici uniti da una veranda porticata delimitata da sei colonne. Le due ali presentano un timpano con bassorilievi dell’Ottocento.
La villa fu di proprietà della Famiglia Fontana e poi dei Mondolfo che apportarono alcune modifiche alla struttura. Attualmente la villa è di proprietà della famiglia De Santis.
- Villa Olmo
Villa Olmo è una stupenda e magnificente villa che si affaccia sul lago di Como con la sua architettura neoclassica ed i giardini all’italiana sul lato frontale e il parco all’inglese sul lato retrostante.
Fu commissionata all’architetto Simone Cantoni dal marchese Innocenzo Odescalchi, come residenza estiva. Nel 1824, alla morte del marchese, la villa passò in eredità al marchese Giorgio Raimondi, che la cedette nel 1883 al duca Guido Visconti di Modrone. Nel 1924 fu acquistata dal Comune di Como e tutt’oggi è patrimonio comunale.
Attualmente Villa Olmo è adibita a sede di congressi, spettacoli, mostre d’arte ed il suo parco è pubblico.
Ma lo sai perché si chiama così? Il suo nome è dovuto proprio ad un olmo più che centenario purtroppo oggi non più esistente.
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Booking.comImmagine di copertina ©David Brahmall
Articolo aggiornato il 21 Marzo 2023 da eccoLecco