– Scusi, cerco informazioni sul Lago di Como.
– Eccolo qui il Lario in persona!
21 giugno 2018 – Inizia l’estate e il giugno lecchese ci regala una sorpresa nella calda serata di giovedì.
Tra cittadini in giro per la città e turisti, un’insolita figura blu fa mostra di sé vicino allo IAT ovvero Ufficio Turistico in Piazza XX Settembre.
– Cosa sarà mai?
– Se l’é cusé chel rob lé? (perdonateci se non è scritto in dialetto corretto, vi suggeriamo di leggerlo così, per rendere l’idea della nonnina lecchese che si trova davanti una cosa mai vista).
Non resta che avvicinarsi senza timore e capire che il Lago di Como è lì davanti ai nostri occhi con tanto di indicazioni geografiche, come lo vediamo sulla cartina: i due capoluoghi di provincia all’estremità della Y rovesciata, Como e Lecco, e lì in mezzo la perla del Lario, Bellagio.
Il nostro omino blu sarà un estimatore dei Sulutumana, che nella loro canzone “Lago di Como” ci descrivono il Lario così (estratto parziale del testo)?
Però a guardarlo bene a me mi sembra che…
Il lago di Como è un omino che balla
Che gioca che calcia lontano la palla
Con una matita disegno la faccia
Le scarpe, le dita, le mani e le braccia
È un omino che corre il lago di Como
Un piede lo mette in piazza del duomo
La pancia a Menaggio, il ginocchio ad Argegno
A Cernobbio il ditone, a Faggeto il calcagno
Ha la caviglia a Laglio o giù di lì
A Bellagio gli scappa pipì
La canzone la trovate nel cd “Giù a manetta”
Oppure si è ispirato al detto laghée “el lach de Com l’è come un om – un pè a Lecch e un pè a Com – el co a Dumas – e i… bal a Belas”?
Sta di fatto che questo signore ha avuto un’idea geniale. Avrà sudato sotto la tutina, ma ha regalato a tutti un sorriso!
Immagine di copertina dal web
Articolo aggiornato il 5 Marzo 2020 da eccoLecco