Lecco: borgo fortificato con il suo castello e la cinta muraria. Dai Visconti agli Spagnoli un sistema fortilizio strategico
Alessandro Manzoni ha scelto il Seicento come epoca in cui ambientare i suoi Promessi Sposi e ai quei tempi Lecco era un borgo fortificato, che comprendeva un castello, fatto costruire nel Trecento da Azzone Visconti.
Del castello menzionato dallo scrittore resta visibile ai giorni nostri la sua torre, detta Torre Viscontea, in pieno centro storico nella signorile Piazza XX Settembre.
Il borgo lecchese era fortificato e la sua cinta muraria a forma triangolare costituiva un sistema difensivo di tutto rispetto, che venne potenziato proprio dagli Spagnoli a partire dalla seconda metà del Cinquecento.
Infatti vennero rafforzate le difese delle tre porte d’ingresso al borgo e furono costruiti gli spalti al di là del fossato. Venne anche realizzato un grande bastione rotondo, postazione cannoniera, che oggi funge da base per il campanile della Basilica di San Nicolò.
Il tratto della cinta muraria più evidente, rimasto intatto ed ancora visibile, è il vallo delle mura, alle cui spalle fa capolino il palazzetto dei Governatori Spagnoli , attualmente sede della Biblioteca Civica.
Immagine di copertina: bozza illustrazione per l’edizione dei Promessi Sposi del 1840, Biblioteca Braidense
Immagine di copertina: © eccoLecco
Cap. I
Ai tempi in cui accaddero i fatti che prendiamo a raccontare, quel borgo, già considerabile, era anche un castello, e aveva perciò l’onore d’alloggiare un comandante, e il vantaggio di possedere una stabile guarnigione di soldati spagnoli, che insegnavan la modestia alle fanciulle e alle donne del paese.
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco
Castello di Lecco – Torre Viscontea Piazza XX Settembre – 23900 Lecco