Alessandro Manzoni: vita e opere
Presentiamo la lunga vita di Alessandro Manzoni, l’autore dei Promessi Sposi, che ha reso celebre Lecco in tutta Italia e possiamo dire anche nel mondo.
Per noi è fonte di orgoglio essere lecchesi grazie a lui, oltre al fatto di vivere in un posto davvero straordinario dal punto di vista naturalistico e paesaggistico.
- 1785 / 7 marzo
Alessandro Manzoni nasce a Milano, in via S. Damiano 20, residenza dei genitori.
– Il padre Pietro (1736-1807) proviene da una famiglia del Lecches, infeudata (1691) di Moncucco nel Novarese e portata al rango comitale (1770) da Carlo Emanuele III di Savoia;
– la madre, Giulia Beccaria (1762-1841), è figlia primogenita del marchese Cesare Beccaria (1738-1794), celebre illuminista lombardo, autore del saggio Dei delitti e delle pene.
I genitori si erano sposati nel 1782. Il matrimonio del maturo e benestante gentiluomo vedovo senza figli e della brillante e bella ragazza fu combinato da Pietro Verri (1728-1797), capofila degli illuministi lombardi ed amico di Cesare Beccaria.
Alla base di questo matrimonio, che risultò da subito infelice, ragioni prettamente economiche. Giulia Beccaria continuò da sposata la sua relazione con Giovanni Verri (1745-1818), fratello minore di Pietro e secondo molti padre effettivo di Alessandro Manzoni.
- 1785 – 1791
Il piccolo Alessandro è mandato in balia nel casale della Costa, sopra Galbiate, e trascorse anche i primi anni della sua infanzia a Villa Manzoni.
- 1791-1796
Alessandro viene messo in collegio a Merate in Brianza presso i Padri Somaschi.
- 1792 / 23 febbraio
I genitori di Manzoni si dividono legalmente. La madre, in lite con il padre Cesare Beccaria, si ritira presso uno zio materno. - 1795
Giulia Beccaria va a vivere con il suo nuovo amante, Carlo Imbonati (1753-1805), dapprima in Inghilterra e poi a Parigi.
- 1796 -1798
Alessandro studia nel collegio di Lugano dei Padri Somaschi. Primi tentativi poetici. Ha come insegnante il padre Francesco Soave (1743-1806), scrittore di filosofia e per l’infanzia.
- 1798 / settembre
Manzoni ritorna a Milano e vive nel collegio dei Nobili, poi detto del Longone, dei Padri Barnabiti. A seguito del tormentato momento politico della Repubblica Cisalpina (1797-1799), il collegio è provvisoriamente trasferito a Castellazzo de’ Barzi, presso Magenta, dove nella primavera del 1799 si assiste alla caotica ritirata delle truppe francesi, incalzate dall’esercito austro-russo.
- 1799
Rientrato a Milano studia sempre presso il collegio dei Nobili, ma è spesso nella casa paterna in via S. Prassede a Porta Vittoria. In collegio conosce Vincenzo Monti (1754-1828), il poeta italiano più celebre del tempo, frequentatore del padre Pietro.
- 1800 / 4 giugno
Durante una serata di gala, vede da un palco Napoleone e rimane colpito dal lampo dei suoi occhi. - 1801
Esce di collegio e scrive il poemetto Del trionfo della libertà, la sua prima opera organica. Stringe amicizia con diversi giovani intellettuali, tra cui Ugo Foscolo, Vincenzo Cuoco e Francesco Lomonaco, fuorusciti napoletani, ed il milanese Ermes Visconti.
- 1802
Pubblica il suo primo testo: il sonetto A Francesco Lomonaco nella Vita di Dante del Lomonaco. S’innamora di Luigia Visconti, sorella di Ermes, che poi sposerà nel 1805 il marchese genovese Gian Carlo di Negro, morendo giovanissima a Genova nel 1810.
- 1803-1804
Vive tra Milano e Venezia presso un cugino paterno. Scrive per il Monti il poemetto Adda, oltre ad altri versi minori.
- 1805 / 12 luglio
Raggiunge la madre (che non conosceva) a Parigi. Giulia era rimasta sola dopo la morte (15 marzo) dell’Imbonati, che l’aveva lasciata erede universale. A Parigi vive in Rue S. Honoré 11 e conosce i frequentatori del salotto della madre e dell’Imbonati, tra cui lo scrittore Claude Fauriel (1772-1844) e la sua amante Sophie de Grouchy (1764-1822), vedova (1794) del celebre filosofo e matematico Antoine de Condorcet, nonché il cognato di questa, il fisiologo e filosofo Georges Cabanis (1757-1808), esponente dell’ultimo illuminismo materialista, senatore dell’Impero e riorganizzatore dell’assistenza sanitaria.
- 1806
In gennaio pubblica, edizione fuori commercio, il carme In morte di Carlo Imbonati, che nell’anno successivo ebbe altre tre edizioni e costituisce la prima opera personale di Manzoni.
- 1807
18 marzo / Muore a Milano Pietro Manzoni, che lo lascia erede universale. Alessandro, già in viaggio per l’aggravarsi delle condizioni del padre arriva a Milano con la madre ad esequie compiute.
Vive con la madre tra Parigi, Milano e la villa di Brusuglio, in Brianza, già di proprietà di Carlo Imbonati.
Ad ottobre conosce Enrichetta Blondel (1791-1833), figlia di un banchiere svizzero protestante, trapiantatosi in Lombardia.
- 1808
Si sposa a Milano con Enrichetta Blondel, rito calvinista. A giugno si stabilisce con la moglie a la madre a Parigi in Boulevard des Bains Chinois 22.
Il 23 dicembre nasce la primogenita Giulia.
- 1810
15 febbraio / Celebra il matrimonio con la Blondel con rito cattolico.
In aprile Manzoni ha una grave crisi di nervi, in cui si potrebbe situare l’episodio della conversione nella chiesa di S. Rocco a Parigi.
Intanto Enrichetta, sotto la guida del sacerdote giansenista Eustachio Degola (1761-1826), abiura il calvinismo e si professa ufficialmente cattolica (22 maggio).
Dopo il rientro in Italia della famiglia in giugno, Manzoni incontra il canonico Luigi Tosi (1763-1845), amico del Degola e fa una prima confessione (27 agosto) e si comunica (15 settembre).
Si stabilisce a Milano e si occupa di amministrare i propri beni.
- 1812
Comincia a comporre gli Inni Sacri.
- 1813
Va ad abitare in Contrada del Morone 1771 (ora via Morone 1), dove vivrà tutta la vita e dove nasce il 21 luglio il figlio Pietro e poi gli altri sette figli.
- 1815
Rifiuta di collaborare alla Biblioteca Italiana, rivista di orientamento classicista. Conosce, tramite l’amico Visconti, Carlo Porta (1775-1821), poeta dialettale milanese, e Tommaso Grossi (Bellano, 1790-1853), poeta e narratore romantico, cui sarà legato da affettuosa amicizia.
- 1816-1820
Lavora a diverse opere: la tragedia Carmagnola (1816-1820), l’inno sacro La Pentecoste (1817-1820), la Morale cattolica (1817-1818).
- 1818
Rifiuta di collaborare al foglio romantico, Il conciliatore, che vede impegnato il suo caro amico Ermes Visconti.
- 1819-1820
Soggiorna a Parigi da ottobre a luglio.
- 1820
Goethe in Germania pubblica un favorevole giudizio sul Carmagnola.
- 1820-1823
Lavora a varie opere: l’Adelchi (1820-1822), nuova tragedia; ancora La Pentecoste; le due odi (Marzo 1821, Cinque Maggio) nel 1821; il romanzo Fermo e Lucia (1821-1823); il testo poetico Lettre à M.C*** e la lettera Sul Romanticismo (22 settembre 1823) a Cesare d’Azeglio.
- 1822
Goethe traduce l’ode Cinque Maggio in tedesco su una rivista. Manzoni così ebbe una celebrità internazionale.
- 1823
Il suo amico Fauriel traduce e stampa a Parigi le due tragedie. Con l’amico Fauriel intrattiene uno scambio epistolare intenso, nel quale i due parlano di realismo storico.
Il 1 agosto muore la figlia Clara all’età di soli due anni.
- 1825
Conosce Niccolò Tommaseo (1802-1874) e per suo tramite, l’anno successivo, il filosofo Antonio Rosmini (1797-1855), che sarà sua guida spirituale.
- 1827
marzo (forse) / Goethe fa pubblicare a Jena tragedie e poesie tradotte del Manzoni.
giugno / L’edizione Ventisettana dei Promessi Sposi è in commercio.
Tra l’estate e l’autunno soggiorna a Genova ed in Toscana, principalmente a Firenze, dove conosce il gruppo dell’Antologia: Gianpietro Vieusseux (1799-1863), Gino Capponi (1792-1876), G.B. Niccolini (1782-1861), Pietro Giordani (1774-1848), Giacomo Leopardi e il granduca Leopoldo II, con cui sarà in amichevole corrispondenza.
- 1830
Conosce Massimo d’Azeglio (1798-1866), che l’anno seguente diventerà suo genero sposando a maggio la figlia Giulia.
- 1833 / 25 dicembre
Muore Enrichetta Blondel
- 1834 / 20 settembre
Muore la primogenita Giulia
- 1837 / 2 gennaio
Si risposa con Teresa Borri, vedova Stampa (1799-1861) e madre di Stefano Stampa (18196-1907), con cui ebbe affettuosi rapporti.
- 1838-1842
Lavora alla revisione dei Promessi Sposi, avvalendosi della consulenza linguistica di Emilia Luti (1815-1882), fiorentina ed istitutrice della nipotina Rina, figlia di Giulia e Massimo d’Azeglio.
- 1840-42
Edizione definitiva dei Promessi Sposi, la cosiddetta Quarantana con le illustrazioni di Francesco Gonin ed in appendice la Storia della colonna infame.
- 1841
Nuovi lutti familiari: il 27 maggio la figlia Cristina ed il 7 luglio la madre Giulia Beccaria.
- 1845 / 31 marzo
Muore la figlia Cristina
- 1844-1845
Si stampano in sei volumi le Opere varie, tra cui nuovi testi inediti come il saggio Del romanzo storico e il dialogo Dell’invenzione.
- 1846 / 27 settembre
A Nervi si sposa la figlia Vittoria con il toscano G.B. Giorgini (1818-1906), storico e critico letterario, uomo politico.
- 1846-1861
Interminabile vertenza legale con l’editore Le Monnier che nel 1845 aveva abusivamente stampato l’edizione dei Promessi Sposi del 1827. La questione, in cui intervenne anche l’economista genovese Gerolamo Boccardo (1829-1904), si risolse in favore di Manzoni che venne indennizzato.
- 1848
18 marzo / Vene arrestato dagli austriaci come ostaggio il figlio Filippo, poi rilasciato a giugno.
20 marzo / Manzoni firma l’appello dei milanesi a Carlo Alberto.
7 e 13 ottobre / eletto deputato nel collegio di Arona, ma declina di sedere in Parlamento a Torino.
- 1848-1851
Vive prevalentemente a Lesa, sul Lago Maggiore, nella villa del figliastro.
- 1850
A Stresa, grazie a Rosmini, conosce il napoletano Ruggero Borghi (1826-1895), futuro parlamentare e ministro, cui sarà legato da cordiale amicizia e il quale sarà l’editore delle opere postume.
- 1852
Secondo soggiorno in Toscana.
- 1856
30 marzo / Muore a Siena l’ultimogenita Matilde.
Soggiorni a Genova e Viareggio.
- 1857 / 12 maggio
Muore la nipotina Luisina Giorgini, figlia della figlia Vittoria.
- 1860
15 febbraio / riceve la visita di Cavour e poco dopo di Vittorio Emanuele II
29 febbraio / Alessandro Manzoni viene nominato Senatore del Regno di Sardegna: è l’unica onorificenza che accetta nella sua vita.
- 1861 / 23 agosto
Muore la seconda moglie Teresa.
- 1862
A marzo riceve la visita di Giuseppe Garibaldi.
Viene nominato Presidente della Commissione per l’unificazione della lingua. Comincia a scrivere il saggio La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859 cui lavorerà fino agli ultimi mesi di vita e che lascerà incompiuto.
- 1864
Nuovo ed ultimo soggiorno in Toscana.
- 1868
8 febbraio / Muore il figlio Filippo.
Scrive vari testi di carattere linguistico.
30 giugno / Riceve la visita di Giuseppe Verdi.
- 1873
6 gennaio / Cade malamente sui gradini della Chiesa di S. Fedele mentre si stava recando a messa. Comincia così il decadimento cerebrale e fisico, anche se intermittente.
L’ultima sua lettera, del 28 febbraio, è un ringraziamento per i volumi prestatigli e che gli occorrevano per il saggio La rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859.
28 aprile / muore il figlio primogenito Pietro
11 maggio ore 11 / Si corica e per non rialzarsi più
22 maggio ore 18.15 / Alessandro Manzoni muore
29 maggio / Si svolgono i funerali solenni in presenza del principe ereditario Umberto di Savoia, dei Presidenti del Senato e della Camera, del Ministro degli Esteri.
- 1874 / 22 maggio
Nel Duomo di Milano Giuseppe Verdi esegue per la prima volta la Messa da Requiem dedicata ad Alessandro Manzoni.
I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni
Da lecchesi non possiamo che esserne fiere: I Promessi Sposi.
Scopri il romanzo in diversi modi:
- riassunti dei 38 capitoli dei Promessi Sposi
- i personaggi dei Promessi Sposi
- gli avvenimenti nei Promessi Sposi
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Immagine copertina: ritratto di Manzoni, F. Hayez, 1841 – Pinacoteca di Brera Milano
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco