Il Monte San Giorgio tra Varese e il Canton Ticino
Miglior testimonianza fossilifera del Triassico Medio
Il Monte San Giorgio si trova sul confine tra Italia e Svizzera, precisamente tra la provincia di Varese ed il Cantone Ticino e nell’area circostanti sono presenti anche i monti Orsa e Pravello. La sua altezza è di 1.097 metri e si affaccia sul Lago di Lugano.
Il Monte San Giorgio è stato iscritto nel Patrimonio Unesco in due momenti diversi:
- 2003 / il fronte svizzero
- 2 agosto 2010 / il fronte italiano
Motivazione dell’iscrizione del fronte italiano:
Il Monte San Giorgio è la miglior raccolta di fossili della vita marina nel periodo Triassico e conserva anche importanti resti di vita terrestre. Il luogo ha conservato una grande quantità di fossili variegata anche per tipologia, molti dei quali mostrano una eccezionale completezza e conservazione. Il lungo periodo di studio del sito e la gestione disciplinata della risorsa hanno creato un corpo ben documentato e catalogato di esemplari di eccezionale qualità che costituiscono la base per una ricca letteratura geologica associata. Di conseguenza, il Monte San Giorgio fornisce il principale punto di riferimento, rilevante per le future scoperte di resti marini del Triassico in tutto il mondo.
A quale periodo geologico appartengono i fossili del Monte San Giorgio?
Il Monte San Giorgio è uno tra i più importanti giacimenti di fossili del Triassico Medio, ovvero dell’epoca geologica compresa tra 247 e 237 milioni di anni fa.
In quel periodo non esisteva il Monte San Giorgio, la zona era una laguna ed il clima era subtropicale. Solo 95 milioni di anni fa, con lo scontro della placca africana con quella euro-asiatica nasce il Monte San Giorgio con la sua ricchezza che ci racconta la storia di questo territorio.
Il Monte San Giorgio presenta diversi livelli fossiliferi che vanno da 242,8 milioni di anni fa a 239,5 milioni di anni fa.
I primi scavi sul lato italiano risalgono alla metà dell’Ottocento ad opera del Museo civico di storia naturale di Milano e della Società Italiana di Scienze Naturali e la prima pubblicazione scientifica è datata 1854.
Tra i fossili rinvenuti la maggior parte sono di vertebrati: pesci e rettili marini.
Le prime indagini hanno interessato principalmente la Formazione di Besano, dove sono stati trovati fossili di grandi rettili marini, tra cui il Besanosauro, appartenente alla famiglia degli Ittiosauri: un rettile che dalla punta del muso alla coda misura ben 5,70 metri.
Sul Monte San Giorgio gli scavi hanno portato alla luce anche tre specie di Lariosauro, di cui il Museo di Storia Naturali di Lecco conserva dei fossili.
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A cura di Treccani Channel
Articolo aggiornato il 8 Giugno 2022 da eccoLecco