La sua amata Grigna. Cassin: un maglione rosso ai vertici dell’alpinismo mondiale
Riccardo Cassin e la Grignetta
Maglione rosso dei Ragni di Lecco ha portato l’alpinismo lecchese nel gotha mondiale
Se dici Riccardo Cassin (San Vito al Tagliamento, 2 gennaio 1909 – Pian dei Resinelli, 6 agosto 2009) subito pensi a Lecco e alle sue montagne. Una figura di rilievo per la città e per la storia dell’alpinismo mondiale.
Cassin è friulano di nascita ma lecchese di adozione, essendosi trasferito qui da giovanissimo. Lecco lo ha affascinato con le sue montagne: dapprima il Resegone e poi la Grignetta, da lui definita “stupenda palestra di roccia per intere generazioni e tanto cara al mio cuore”.
Sulle inconfondibili guglie della Grignetta traccia le sue prime vie per poi proseguire con strepitose e leggendarie ascensioni, che lo hanno reso famoso in tutto il mondo, eletto naturalmente nel gotha mondiale dell’alpinismo.
Riccardo Cassin e le sue ascensioni
Nella sua carriera ha compiuto, senza calcolare gli allenamenti, circa 2500 ascensioni di cui cento prime assolute.
Ha scalato in Italia, Svizzera, Francia, Austria, Spagna, Jugoslavia, Scozia, Caucaso, Alaska, Perù, Pakistan, Nepal e Giappone. Si ricordano Dolomiti, Pizzo Badile, Monte Bianco, Grand Jorasses, vetta del Gasherbrum IV (Karakorum) con Carlo Mauri e Walter Bonatti, monte McKinley in Alaska con l’apertura della parete sud.
Guida la spedizione alla parete sud del Lhotse, alla quale partecipa anche Reinhold Messner, che sfortunatamente non ebbe esito felice a causa delle pessime condizioni meteo.
Riccardo Cassin è un maglione rosso, infatti fa parte del Gruppo Ragni della Grignetta ed è membro onorario del CAI, del Groupe Haute Montagne e dei Club Alpini di Italia, Stati Uniti, Spagna, Svizzera, Inghilterra e Francia.
Ha attraversato tutto un secolo, che lo ha visto anche difendere i valori partigiani nella seconda guerra mondiale: impegno che gli è valso il fregio di Cavaliere di gran croce della Repubblica Italiana ed è morto al Pian dei Resinelli, ai piedi della sua amatissima Grignetta.
Scopri di più visitando l’Osservatorio Alpinistico Lecchese presso Palazzo delle Paure.
Articolo aggiornato il 9 Giugno 2022 da eccoLecco