Nasce a Cremona questo salame: perfetta sintesi della natura e cultura del suo territorio
Cremona non è conosciuta solo per il suo torrone, ma anche per il salame che ne prende la denominazione. Il Salame Cremona affonda le sue radici nel passato: si trovano citazioni alla fine del XVI secolo in una serie di documenti rinascimentali, in cui si elogia l’ingegno dei cremonesi per la preparazione di questo insaccato.
Il Salame Cremona è confezionato con tutte le parti magre del maiale, compreso i tagli più pregiati, come la coscia e il filetto. A questi si unisce circa il 37% di grasso duro di pancetta e si passa il tutto al tritacarne, ottenendo un impasto a grana media, cui vengono aggiunti sale, aglio pestato ed un vino rosso forte. Dopo un breve periodo di riposo si procede con l’insaccatura, che prevede l’utilizzo di budelli grassi di bovino. Il salame è lasciato stagionare da un minimo di 5 settimane – per la pezzatura piccola – a oltre 4 mesi – per quella più grande – e conserva inalterate le caratteristiche tipiche di morbidezza e pastosità.
Alla vista si presenta di un colore rosso rubino intenso, aromatico e speziato al palato. Il prodotto si presenta di forma cilindrica con leggeri tratti irregolari e consistenza morbida. Le fette risultano compatte e omogenee.
Pezzatura: media 1,2 kg ca – grande 3-4 kg ca
Riconoscimento CE: IGP – Indicazione Geografica Protetta
Zona di produzione: Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto
Articolo aggiornato il 17 Marzo 2020 da eccoLecco