I vini di Valtellina dalle pregiate uve di Nebbiolo
Dai vigneti terrazzati più alti d’Italia ai nostri calici
Tra le varie fortune di abitare a Lecco e in Lombardia sicuramente c’è l’aspetto anche vitivinicolo e la vicina Valtellina è terra molto ricca in questo senso.
Il binomio Valtellina-Nebbiolo è indissolubile e caratteristiche, che richiama alla mente anche le Langhe. Stesso vitigno e vini di spessore e di pregio.
La tipicità dei vigneti in Valtellina, che si possono apprezzare ed ammirare anche percorrendo la strada statale che taglia la valle, è costituita dai terrazzamenti, tanto che esiste proprio la Via dei Terrazzamenti: percorso ciclo-pedonale che si snoda per 70 km da Morbegno fino a Tirano.
Le vigne, oltre 850 ettari, sono esposte a sud sul versante retico e sono state ricavate terrazzando il fianco roccioso del monte realizzando muri a secco. Un microclima ottimo, che consente ai 2.500 km di terrazzamenti di offrire vitigni di Nebbiolo che si esaltano poi nei calici e infine nel nostro palato.
Questa area terrazzata, candidata ad essere iscritti nel registro Unesco come patrimonio dell’umanità, è la più vasta d’Italia.
La Valtellina è la terra dei grandi vini rossi a denominazione DOC, DOCG e IGT:
- Sforzato di Valtellina DOCG
- Valtellina Superiore DOCG con le sottozone: Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella
- Rosso di Valtellina DOC
- Terrazze Retiche di Sondrio IGT
Sforzato di Valtellina DOCG
Lo Sforzato di Valtellina DOCG, in dialetto Sfursàt, è il fiore all’occhiello dei vini valtellinesi.
E’ un vino passito, infatti i grappoli vendemmiati vengono posti per circa tre mesi su graticci in locali asciutti e ventilati.
Con questo procedimento l’uva perde il 30-35% del suo peso, concentrando i succhi e sviluppando particolari fragranze aromatiche.
Si procede con la sua pigiatura e quindi viene posta in botte per il ciclo di invecchiamento e che dura 20/22 mesi al quale segue l’affinamento in bottiglia.
Valtellina Superiore DOCG
Il Valtellina Superiore DOCG comprende ben 5 sottozone:
- il Sassella è il vino più antico e prende il nome dalla chiesetta della Sassella
- il Grumello è così chiamato perché i vitigni si trovano nella zona del castello di Grumello
- l’Inferno deve il suo nome probabilmente all’asperità dei vigneti e dalle alte temperature elevate che si registrano in estate nei terrazzamenti
- il Valgella
- il Maroggia l’ultimo a essere stato riconosciuto come sottozona nel 2001.
Valtellina Sassella
Valtellina Grumello
Valtellina Inferno
Valtellina Valgella
Articolo aggiornato il 11 Settembre 2020 da eccoLecco