Gravedona – Como
La chiesa di Santa Maria del Tiglio di Gravedona è una delle chiese romaniche più belle del Lago di Como.
La chiesa di Santa Maria del Tiglio a Gravedona è stata edificata in prossimità della riva del lago e vicino alla chiesa parrocchiale di San Vincenzo, in sostituzione di un antico battistero paleocristiano, risalente al V-VI secolo e dedicato a San Giovanni Battista, di cui sono stati trovati i resti nel corso degli scavi eseguiti nel 1953 in occasione del restauro dell’edificio.
Da evidenziare come l’antico battistero era stato edificato su un’area sacra in età romana, come sembra testimoniare la presenza di un’ara romana murata nell’interno della chiesa.
Possiamo considerarla una delle chiese romaniche più belle del Lago di Como costruita utilizzando la pietra locale.
Chiesa di Santa Maria del Tiglio: la particolarità del nome
Esistono fonti storiche, per la precisione un documento del 1524 relativo ai beni di proprietà della chiesa, che trova riscontro anche negli atti delle visite pastorali degli anni successivi, nel quale si trova l’appellativo “del tiglio”.
Dalla visita del vescovo Bonesana, avvenuta alla fine del 1600, si evince che la chiesa in questione è detta “del tiglio” per la presenza di una pianta di tiglio che si trovava vicino all’edificio.
Chiesa di Santa Maria del Tiglio: architettura
La costruzione dell’edificio religioso risale all’XI – XII secolo.
Sorta su un preesistente battistero paleocristiano, la chiesa presenta:
- la pianta centrale tipica dei battisteri
- tre absidi semicircolari sui tre lati
- presbiterio in cui sono state ricavate tre nicchie e dal loggiato
- una facciata decisamente singolare, infatti ingloba in posizione centrale, esattamente sopra l’ingresso, il campanile (circa 35 metri di altezza), che ha una pianta quadrangolare nel primo tratto per proseguire su una pianta ottagonale nella porzione superiore fino alla cella campanaria
- tetto a falde su struttura a capriate lignee con manto in lastre di pietra
- strutture murarie in pietra locale: fasce orizzontali in marmo di Musso alternate a blocchi in pietra grigia
Il pavimento è recente, ma è possibile osservare ancora un frammento del mosaico pavimentale appartenente al battistero paleocristiano.
Chiesa di Santa Maria del Tiglio: arte
Un tempo i muri dovevano essere decorati da un bellissimo ciclo di affreschi, di cui oggi si possono intravedere solo alcuni interessanti frammenti.
Ecco cosa quali affreschi possiamo vedere attualmente:
- sull’arco di ingresso dell’abside centrale / le storie di San Giovanni Battista, da correlare con l’utilizzo originario dell’edificio come battistero
- in controfacciata / il Giudizio Universale, risalente al probabilmente al XIV secolo, dove osserviamo il Cristo circondato da beati e da dannati, mentre sullo sfondo, il paesaggio della Gerusalemme celeste, con campanili molto simili a quello della stessa chiesa di Santa Maria del Tiglio
- nell’abside / un trittico, risalente alla metà del XIV secolo, nel quale sono raffigurati in sequenza S. Anna metterza, S. Susanna e S. Giuliano Ospitaliere nell’atto di uccidere i genitori ed un lacerto di affresco che rappresenta S. Lucio, protettore dei casari.
- sulla parete dell’abside destra / affresco in parte mutilo raffigurante la Madonna in Trono con S. Nicola da Bari e un altro santo non più identificabile
- sulla parete di fondo sopra l’abside destra / Adorazione dei Magi che sembra risalente alla seconda metà del XV secolo
- abside destra / decorazione geometrica a riquadri e un affresco con la figura di S. Stefano sul pilastro
Nella parete sinistra della chiesa si può ammirare un interessante Crocifisso ligneo, risalente al XII secolo.
I restauri
- 1875/ primo intervento: scavo dell’area circostante per mettere in luce il basamento delle murature e cercare i resti del battistero paleocristiano
- nel 1925 e nel 1937 / interventi anche sugli affreschi
- nel 1953 / restauro radicale dell’edificio che comportò la rimozione delle aggiunte barocche al fine di recuperare l’assetto romanico; in questa occasione furono compiuti anche gli scavi sotto la pavimentazione che consentirono di individuare i resti del fonte battesimale paleocristiano, utilizzato probabilmente fino al XVI secolo.
Dove si trova la chiesa di Santa Maria del Tiglio
Articolo aggiornato il 3 Agosto 2020 da eccoLecco